martedì 27 settembre 2011

C'è un po' di Brontolo in ognuno di noi!

Sì, avete letto bene, Brontolo, il nano di Biancaneve.
Quello antipatico, sempre ingrugnito, un po' scassapalle tipo il puffo Quattrocchi.
Eccomi.
Ora, non so se ognuno di noi abbia in sé un po' di Brontolo, in effetti si potrebbe fare un test sulle personalità tipo "E tu? Quale nano sei?", le risposte ovviamente sarebbero varie e intriganti: se sei un po' timidone, arrossisci appena metti il naso fuori casa, ecc. sei sicuramente un po' Mammolo. Se invece sai saputello, tuttologo e anche un pelino saccente, nonché palesemente miope, sei certamente Dotto. Una robina così, semplice.
Che va bene per i bimbi dell'asilo certo, ma anche gli adulti hanno un po' di nano dentro no? Lo diceva già Pascoli che c'è un fanciullino dentro di noi. Aha, solo che lui era un grande ottimista. Io sono tendente al nano invece. Perché sono simpatica.
Eccerto.
Dicevamo di Brontolo.
Con l'avvicinarsi del mio venticinquesimo compleanno (che mi è scheggiato davanti qualche giorno fa alla velocità della luce tipo Speedy Gonzales, o per rimanere nel campo dell'attualità, tipo un simpatico neutrino) mi sono resa conto che sto iniziando a lamentarmi.
Di tutto eh, mica solo degli anni che passano. Sto diventando una scassacazzi da competizione che brontola e borbotta tra sé e sé cose un po' sconnesse.
Ecco, mi è stato cortesemente fatto notare dai miei durante il week end che ho passato con loro per i festeggiamenti. Non me ne andava bene una. Una piaga.
Ora il problema è: come mai sono diventata una giovane nonnetta tritapalle?
Ecco, la risposta è oscura come il tunnel che collega il Cern al cervello della Gelmini.
Sono sicura che esista una valida motivazione, ma ancora non l'ho trovata.
Gli amici ottimisti sostengono si tratti di invecchiamento precoce, gli altri, quelli simpatici, dicono che sia solo mancanza di sesso.
Ecco, io sposo questa seconda ipotesi.
Ho ricevuto un sacco di bellissimi regali: ho sublimato la passione per la cucina (e i mesi di scartavetramento di maroni) con un bellissimo castello in bambù per cuocere al vapore, dono dei miei amici che non mi sopportavano più; l'ossessione per l'igiene personale è stata incentivata da un gradevolissimo set di creme e bagnodoccia alle spezie; la costante penuria economica è stata momentaneamente arginata da un discreto gruzzolo da parte dei parenti. Ma un uomo non me l'ha regalato nessuno.
Pare che ci sia gente che si sta adoperando muovendosi nell'ombra del sottobosco torinese (oddio, chissà che fauna stanno puntando) ma di risultati concreti non se ne vedono...quindi attendo.
E sì che per il 23 c'era in programma il crollo del satellite, ho sperato che anziché cascarmi in testa un pezzettone di lamiera, mi caracollasse addosso un bell'astronauta californiano. Ma niente. Manco la lamiera è arrivata.
Visto? Mi sto lamentando, di nuovo.
E sapete perché?
Perché voglio ardentissimamente la tazza di Brontolo e ancora sono brontolorfana.
Mia madre ha ritenuto poco saggio acquistare un oggetto che mi avrebbe ulteriormente incentivata a trovare le somiglianze. Con risultati sicuramente affascinanti per il mio novello studio comportamentale basato sui nani Disney.

Messaggio Promozionale Disinteressatissimo:
Io lo scrivo sul web, sia mai che qualche mio fan volesse farmi un bellissimo regalo. E' certo che con la tazza di Brontolo lo smutandamento sarebbe garantito. Quindi fatevi avanti!

martedì 13 settembre 2011

Non puoi fare affidamento su qualcuno che conosci meno di una mela [cit.]*

Il post di oggi, partendo dal titolo, è stato ispirato da un'allegra conversazione avuta ieri con un amico.
Siccome entrambi siamo dotati dell'affettività di una credenza Ikea, abbiamo elucubrato abbondantemente di fronte a un caffé (preciso: NON corretto con grappe&co.) ipotizzando teorie da mettere in pratica con eventuali futuri partnerS. Proprio due menti criminali!
Inutile dire che sono talmente entusiasta di questa idea a mio avviso geniale, da aver deciso di proporla anche a voi miei fedeli lettori, nella speranza di diffondere un nuovo verbo in giro per il web!
Ammetto di avere seri dubbi a proposito della sua effettiva attuabilità...in effetti suppongo che proporla a un uomo mi farebbe passare per una pazza psicopatica, cosa che annullerebbe completamente il mio eventuale sex appeal, ma insomma tentar non nuoce. Forse.

Vi spiego brevemente: l'assunto iniziale da cui siamo partiti è che in genere le relazioni nascono troppo in fretta saltando svariate tappe e portando a conoscere veramente la persona con cui stiamo solo quando ormai siamo già perdutamente innamorati e quindi, purtroppo, totalmente ciechi rispetto a difetti che tanto detesteremmo e ci farebbero fuggire a gambe levate se saltassero fuori nei primi 5 minuti di conoscenza, quando gli occhi hanno ancora una forma anatomicamente normale, senza cuoricini di sorta.

Abbiamo quindi deciso di sviluppare una logicissima (!!!) scansione temporale di cose che vanno fatte insieme nell'arco di un anno di frequentazione, in modo tale da potersi conoscere benissimo prima di iniziare a stare effettivamente insieme, evitandosi scazzi inutili per il primo anno.
Ogni mese si scopre insieme un'attività diversa, da praticare con calma, cautela e senza paturnie possibilmente.

Mese 1: sesso
Mese 2: bevute a due
Mese 3: cibo

Mese 4: Cinema, film
Mese 5: Musica, concerti
Mese 6: Libri, passioni culturali
Mese 7: Luoghi speciali, viaggi
Mese 8: Amici
Mese 9: Grandi questioni e massimi sistemi (politica, religione, filosofia di vita)
Mese 10: Quotidianità
Mese 11: Separazione
Mese 12: Eventuale inizio dell'effettiva vita di coppia

Ora, mi rendo conto che 12 mesi sono tanti, c'è gente che si sposa e mette su famiglia in un anno di vita ormai. Ma immaginate che bellezza passare un anno a frequentare uno con cui inizialmente si ha fatto solo tanto sesso, attività essenziale a cui man mano si aggiungono tutte le altre che potrebbero portare alla creazione di un notevole feeling sul lungo termine, senza la spiacevole sorpresa di trovarsi fidanzati dopo un anno e mezzo e una convivenza con uno psicopatico bipolare (ogni riferimento autobiografico è puramente casuale ovviamente)!

Stupendo no?
No.
Manco per niente in realtà, però sarebbe ipoteticamente stupendo avere la lucida freddezza di un cumulo di ghiaccio artico per saperla mettere in pratica. *_*
Ok, io non ce l'ho, lui mi sa manco. Quindi siamo semplicemente due emeriti cretini che hanno creduto di aver dato vita a una teoria assolutamente geniale. Il che potrebbe anche essere vero, se solo trovassimo due persone disposte a metterla in pratica, in quel caso avremmo anche un campione umano di dementi a riprova della nostra brillante capacità di sparare cazzate fotoniche! Yuppiye!

Voi intanto ditemi che ne pensate, io già mi immaginavo come la brillante autrice di un libro di auto-aiuto stile "La verità è che non gli piaci abbastanza", campione di incassi, ecc. ecc.
Mi sa che è meglio che torni a fare la storica dell'arte va.
Se comunque foste interessati ad approfondire la premiata ditta ReginaDelleNevi e amicomagù sono a vostra disposizione!

*il tono apparentemente scientifico serve per dare una minima parvenza di logica alla cosa, fate finta di leggere il blog di un guru sentimentale, non di una giovane creatura che attira solo uomini con evidenti disturbi mentali! :P

lunedì 12 settembre 2011

Mi serve un personal trainer...

Come previsto è giunto settembre, è giunto il momento del calcolo del peso e della massa ci ciccia informe accumulata durante i bagordi estivi, è giunto il momento in cui io mi sveglio, mi guardo e mi faccio pena e pietà.
Succede ogni anno, in genere in questo periodo (si vede che l'autunno imminente mi scatena desideri di magrezza, altro che funghi e castagne, privazioni e sacrificio) e la reazione è sempre la stessa: fingo di mettermi a dieta scofanandomi poi l'impossibile di nascosto, ma fingendo di essere ligia al dovere in presenza di chicchessia.
Anche degli sconosciuti.

Tipo: al ristorante con mia madre che insiste per farmi prendere il dolce, e io "ma no mamma sono a dieta", il cameriere che fa il brillante "ma signorina guardi che oggi abbiamo *elenco di cose strabuone e succulente che mi mangerei anche tutte in razione doppia se potessi, ma non posso*" e io "nooooooooo, sono a dietaaaaaaaaaaa, non posso sgarrare" con l'espressione anche un po' piccata. Mia madre: "scusa, ma quanto hai perso? perché ieri a merenda quella fetta di torta al cioccolato (una sua bomba ipercaloricissima, di cui ogni fetta si ricompone intera sulla tua chiappa e non se ne va manco con la smerigliatrice) te la sei ben mangiata tu no...?". Silenzio. Senso di colpa. Mente che vaga ai dolci evocati dal cameriere. Panico.
"mamma scusami devo andare in bagno"

Ecco, in genere succede così. Stavolta no. Ho deciso che le cose devono cambiare e anche rapidamente.
In primis perché ho assolutamente bisogno di rientrare nei miei pantaloni taglia 40. Seconda cosa perché ho visto cose spettacolari sul sito di LaRedoute e voglio provare l'ebbrezza di comprare tutto taglia XS.
Sono completamente svalvolata, lo so.

In realtà vorrei anche mettermi a fare sport, ma sono di una pigrizia che un bradipo morto in confronto è un animale pieno di vita.
Quindi sto selezionando alcune cose da fare:
- pilates, che fa molto fighetta hollywoodiana e non implica eccessivo sbattimento dato che la palestra è sotto casa
- acquagym: che pare essere molto in voga tra le vecchiette, quindi mi sentirei giovane e figa e pure in forma confrontandomi con loro. L'unica cosa che non mi convince è che si fa in piscina. Ci sono i funghi. Io odio la piscina, ok ok lo ammetto.
- andare a correre, aha certo come no, peccato che se ci vado da sola col cavolo che corro. La prima panchina che mi capita a tiro è mia e vaffanculo alla corsetta, mi metto a guardare gli alberi che diventano marroni e fantastico sui colori dell'autunno.
Mi conosco.
La palestra standard quella dove fai macchine e cose così non mi intriga manco un po', quindi la possiamo anche escludere.

Insomma non farò una mazza come al solito.
Ho bisogno di essere motivata in realtà, e tutti invece dicono "ma noooooooo, che dieta, che palestra, stai benissimo, sei bellissima, mica hai bisogno di dimagrire, la 42 è la tua taglia, poi sembri sciupata...bla bla bla", mi serve quello di Full Metal Jacket che mi dica "cazzo brutta palla di lardo, è ora che tu inizi a camminare non rotolare"!

Mi serve un personal trainer cattivissimo quindi.
Che la ricerca abbia inizio.

mercoledì 7 settembre 2011

Le profumiere, il cancro del genere femminile.

L'arte della profumiera mi è sempre stata oscura.
Chi non ne sapesse molto è invitata/o a leggersi l'ultimo post del fantastico blog della mia amichetta Ladybug, dove oltre a sganasciarvi dal ridere potete approfittare anche di una splendida lezione take away di storia moderna, che male non fa!

Dicevamo, a me l'arte della profumiera non l'hanno mai insegnata.
Ne sono sempre andata orgogliosa eh, ma a volte poi mi domando come sia possibile.
Anni fa ho commentato questa cosa in questo modo "quando la insegnavano io ero a prendere dose doppia di cinismo". Verissimo.
Io non so flirtare, non so ammiccare, non so affatto fare la finta simpaticaedinteressatachesbattelecigliatipoBambi quando uno sta sparando una serie di cazzate fotoniche o mi sta tediando con la storia della rava e della fava sul perché il cielo sia blu.
A me sinceramente non frega un bel niente sul perché il cielo è blu, le stelle sono in cielo e cagate varie.
Le ho studiate a scuola, ho una memoria fotografica che farebbe gola a qualsiasi profiler di Criminal Minds, sono una specie di Treccani alta un metro e un puffo, quindi sinceramente che tu faccia sfoggio di cultura non me ne frega un emeritissimo cazzo.
Ecco, in genere inizio a dimenarmi sulla sedia, sbuffo, mi accendo sedicimila sigarette, bevo come uno scaricatore di porto ucraino, e inizio a mostrare palesi segni di insofferenza che si concludono con la mia manina che mima una forbice. A quel punto il pirla di turno non capitola, si incazza e mi da della stronza.
Giustamente.

Il problema è proprio questo: uno può anche piacermi un sacco fisicamente, può vagamente essere un brillante oratore con argomenti da centro anziani, ma detti bene, ma se mi annoia io non sono capace di non farglielo notare. Vuoi per la mia incontinenza facciale, vuoi perché ritengo una missione quella di far capire agli uomini noiosi cosa non va nel loro approccio, dovrebbero ringraziarmi, altroché.
Insomma, io non so fare finta di vivere un momento catartico. Se mi annoio mi annoio e stop.
E tu essere penedotato lo capisci, anche senza io faccia qualcosa di specifico.
Il problema è che poi lo zumpi zumpi con me non lo vogliono fare, perché la mia acidità proverbiale li spaventa, intimorisce, *altra sequela di cazzate random per giustificare che se una è più di intelligente di Barbie non ti si drizza*
Conclusione? Io vado sempre in bianco.

Invece le profumiere no.
Giusto l'altra sera il simpatico barista di cui vi avevo parlato qualche mese fa, si è lanciato nel corteggiamento di una mia conoscente. Che dell'arte della profumiera ha fatto una vocazione, anche se lei preferisce fingersi una fintaalternativa vegetariana, artistoide (non è che se la gente non ti capisce sei un artista eh!), ecc. immaginate lo stereotipo, dai che è facile.
Ovviamente lei, che adesso vive una fase di trioiaggine atomica dopo aver mollato il grizzly che si portava appresso, ha subito iniziato a fare la sciocchina con il barista deficiente, che ovviamente ha abboccato. Lui ha la moto e lei "ohhhhhhhh che figo", lui arrampica "ohhhhhhh mi piacerebbe tantissimo fare roccia", lui a breve parte per l'Australia "ohhhhhhhhhh che viaggio meraviglioso".
E io lì a sbattere la testa contro il tavolo, chiedere dosi smodate di insulina in endovena e a prenderli per i fondelli perché lei sbatte le ciglia, e lui infarta super fiero di essere oggetto delle mire di questa vacca in incognito.
Ieri giusto giusto lei mi informa che lui le ha chiesto il numero, e lei gliel'ha dato, che lui le ha scritto, ma che lei non ha comunque intenzione di uscirci, ma che comunque messaggiano (disclaimer: hanno quasi 30 anni tutti e due e messaggiano come i liceali, rendo l'idea?).
Ovviamente le ho dovuto chiedere, non sono riuscita a trattenere la domanda, è uscita da sola, così, all'improvviso: "Scusa eh, Profumiera, ma com'è possibile che quando c'è lui ti trasformi nella sorella scema di Barbie e sbatti le ciglia che manco fossero pale di un ventilatore, e poi non ci vuoi uscire? Manco per farci un po' di sano zumpi zumpi?"
E lei: "ioooooooooooo? ma figurati, è simpaticissimo, ma io non sono interessata, è solo un gioco, si flirta, sai no?"
Io: "No, le cose da femmina non fanno per me. Se uno mi vuole che me lo dica, e mi evita tutta una serie di paranoie premestruali che mi fottono solo l'ultimo neurone che mi è rimasto"
Lei conclude con un gentilissimo "Come sei poco donna, sei bella, dovresti giocare molto di più su queste cose, e mettere da parte l'indipendenza e l'intelligenza, vedrai che successone"

Riflessione personale: MA ANCHE NO.
O dite che sbaglio?

sabato 3 settembre 2011

Impressioni di settembre

Ci tengo a farvi sapere che per me questo settembre fa già schifo.
I motivi sono multipli e nessuno è sufficientemente gradevole, so solo che vorrei con sommo ardore farmi catapultare nel 2012, almeno la fine del mondo sarebbe più vicina, le nozze di Bree e di Ladybug pure e io sarei magra e contenta (sì, nei miei sogni).
Tipo Pollon con la sua polverina.
Cazzo, quanto vorrei quella ricetta.

Facciamo una bella (bè oddio) lista:

1- sono ingrassata come non so cosa, sembro una damigiana ormai. La mia circonferenza fianchi (ma anche cosce e vita) mi impone di mettermi a dieta ferrea, e sto ardentemente sperando di tornare ad essere un po' inappetente così da facilitarmi il compito. Questo si otterrebbe facilmente con una cocente delusione sentimentale. Solo che temo che sta volta mi butterei a pesce nel magico mondo dell'eroina, quindi meglio evitare.

2- si avvicina il mio 25esimo genetliaco, cosa che sta facendo drammaticamente vacillare la mia self-confidence che prende atto non solo del decadimento fisico, ma anche dell'approcciarsi dell'invecchiamento a 360 gradi. E no io non sono stata messa en barrique come il barolo chinato, porco boia!

3- da un anno a questa parte la mia vita sentimentale è stata una tragedia annunciata, un'ecatombe per me e la propensione alla vita di coppia, che sta diventando sempre più tendente allo zero. Yuppiye!

4- devo dare tre esami e non ne ho la minima voglia, tralasciando la noia di due delle materie (ma facciamo anche tutte e tre va), io ad agosto non ho fatto una mazza e mettermi a studiare diritto amministrativo al momento è proprio una cosa che mi terrorizza, oltre a scatenarmi istinti suicidi cronici e costanti.

5- last but non least, devo consegnare la tesi a ottobre e la mia prof è desaparecida.

Ora, se qualcuno avesse per caso voglia di passare in chiesa ad accendere un cero, di pregare un po' il suo santo protettore o di invocare una qualsiasi divinità a cui si sente particolarmente devoto, sarei ben contenta di poter generosamente offrire tutta la mia riconoscenza per il bel gesto. La vedo male comunque.
Proprio nera.
Dite che sarebbe il caso di fare la valigia e latitare in giro per i caraibi vitanaturaldurante?

E poi, il karma, sto infame che mi vessa da una vita ormai, dove cazzo è quando serve? Attendo la resa dei conti, ma ho paura che verrà una di quelle eterne divisioni in colonna che ci propinavano alle elementari, di quelle che non solo non finiscono mai, ma hanno anche trecentosessantamila cifre dopo la virgola.
Una  merda insomma.

Se domani mi sveglio ed è gennaio mi trasformo in una bimba la mattina di Natale, ma temo che domani sarà un giorno in più in cui mi avvicino a Malefica, la strega della Bella Addormentata. Merda.

Ricominciaaaaaaaaaamoooooooooo!

Sì, sì, la canta Pappalardo, ma io non ho intenzione di ammorbarvi con i suoi vocalizzi tremendi e strazianti, tipo fringuello moribondo, io ho intenzione di ammorbarvi con le sempre intriganti sventure della mia vita...soprattutto quella sentimentale, che non annoia proprio mai! Che culo! 
Lo so, lo so, vi eravate tutti appassionati alle vicende del Re Magio, ma ahimé è stato tutto così fugace che io manco me ne sono accorta, quindi non posso aggiungere nulla se non che la mia partenza pare averlo molto scosso. Ma fortunatamente non ha voluto rendermi partecipe della sua tristezza quasi ermetica. 
Per un attimo ho avuto il terrore che volesse venirmi a salutare al porto, come aveva fatto quando ero una ingenuissima ragazzina un amico della spiaggia che frequentavamo. Si era presentato con un anellino (la classica fedina sicula, oggetto di dubbio gusto che ogni coppia di adolescenti deve avere per essere veramente "in" tra i coetanei) d'oro che mi stava pure largo e che, tra l'altro, faceva cagare. 
Se aggiungiamo alla questione che io ero fidanzatissima con il mio primo aMMore, e che non avevo occhi che per lui, capirete benissimo come ho accolto questo emerito idiota alle 20.00 al porto, una serata piovosa di fine agosto di un anno imprecisato tra il 2001 e 2003. 
Un incubo. Mio padre è sceso dalla macchina e gli ha cortesemente chiesto di levarsi dalle palle, e lui ha chiesto la mia mano ai genitors che ovviamente si sono fatti una sonora risata. 
Io volevo farmi murare viva nel bagagliaio. 
Convincerlo a sparire e non farsi mai più vedere è stata dura. 
Memore di questa ridente ('nsomma) avventura, ho pensato che fosse il caso di parlare con mio cugino, onde evitare che Melchi potesse fare qualcosa di inconsulto. Stavolta penso che ci sarebbero state delle vittime. 
Negli anni sono diventata decisamente violenta. 
E il povero Re Magio non si è più fatto vivo, non so quanto ci si metta in cammello fino a Betlemme, ma considerando la situazione politica di quelle zone, io partirei in anticipo. Potrebbe aver seguito il consiglio ed essersi messo in viaggio anche lui.
Oh che tragedia. Quanto soffro.
Sticazzi va. Che ci stanno sempre benissimo. 

In compenso è come se in vacanza mi fossi portata anche il Pallanuotista Bohémien, visto che dopo la sua rapsodia in blu chez moi a luglio, ha deciso che voleva sentirmi ogni singolissimo giorno delle mie vacanze. Potete immaginare quanto abbia desiderato di far cadere accidentalmente il cellulare nella prima lavatrice a portata di mano, ma non l'ho fatto, perché sono completamente cretina. 
E quindi me lo sono smazzato tutto il mese, con i suoi sempre allegri sms pieni di significati subliminali che però colgono solo le menti palesemente disturbate. Quindi io no. 
Ci siamo anche visti, ovviamente appena sono tornata ha iniziato a sentire l'impellente bisogno di passare del tempo con me, e ieri sera si è pure attaccato al campanello alle 2 di notte, in uno stato psichico palesemente alterato che ha implicato la mia ira funesta. Ho sacramentato per abbondanti 2 ore, concludendo con l'ennesima richiesta di sparire dalla mia vita. Ha detto che si sarebbe definitivamente eclissato questa volta. 
Peccato che stamattina alle 9 abbia deciso di aggiornarmi su come stava smaltendo la botta di ieri sera. 
Strepitoso. 
Non so quale parte di "sparisci dalla mia vita" non gli sia chiara, ma prevedo urgentemente di doverglielo ri-spiegare munita di mazza chiodata. 

E voi? Come state? 
Andate bene le vacanze? Novità? Dai fatemi sorridere, che oggi la voglia di fuggire a Honolulu e di farmi una bella lobotomia selettiva che mi cancelli ogni vezzo relazionale con uomini, sono alle stelle!