mercoledì 29 giugno 2011

I Barilla (che suona un po' come i Kennedy, ma suona solo!)

La premessa doverosa quando si parla dei Barilla è una: si tratta di quelle coppie di amici (con pupa deliziosa a carico) che tutti hanno, quelli che sono sì simpatici e piacevoli, ma a piccolissime dosi, ma che sono parte della nostra vita da così tanto tempo che comunque un minimo li si frequenta sempre. Anche quando piuttosto di preferirebbe bere acqua dal Gange, con tutte le conseguenze spiacevoli che subentrerebbero.

Dovete sapere che i Barilla sono entrati da molto tempo nella vita mia e di Ladybug, prima separatamente, e poi come coppia.
Separati erano più tollerabili, sono di quelle persone che se si accoppiano diventano deleteri, solo che impedirglielo non sarebbe stato possibile. Il problema è che manco si annullano a vicenda, quindi purtroppo la chimica non ci può essere d'aiuto. Peccato.
Ciò che fa alquanto ridere è che sono quelle classiche persone che si conoscevano, ma che mai si sarebbero messe insieme, ci sono le loro ultime parole famose a testimoniare come poi qualcosa nella loro coerenza sia andato storto: Lei "con tutti ma non con XXX"; Lui "XXX gran figa, ma manco regalata!"
Che strabilianti premesse! Tra l'altro non si sopportavano manco tanto all'epoca, quindi capire cosa sia successo non è stato così lineare.
Fondamentalmente direi che lei ha iniziato a sentire il ticchettio incessante del suo orologio biologico, lui era palesemente innamorato e quindi quando lei ha iniziato a insistere per convivere, sposarsi in chiesa (lui è ateo) e mettere su famiglia (lui non voleva avere figli, quando l'abbiamo conosciuto pensava pure di fare una vasectomia) lui ha risposto come un adorabile cucciolo da compagnia: scodinzolando.
Nell'arco di qualche tempo hanno seguito precisamente questo iter e ora sono sposati e hanno una splendida bimba, che è la più simpatica dei tre diciamo!
La loro caratteristica principale è la noia: lui ha sempre avuto un modo alquanto pesante di propinarci le stesse identiche battute, e quando lo conosci da anni (circa 9) diventa abbastanza stressante perché il repertorio non si è affatto implementato. E' rimasto a una versione VBulletin 2.0 diciamo, e pare che nel frattempo nessuno abbia più voluto mettere mano al codice. Cazzarola.
Il risultato è che quando mi vede spara tutto il repertorio e ci rimane anche un po' male se lo guardo e non rido, tra l'altro, ormai mi conoscete un po', sapete che soffro della rarissima sindrome da incontinenza facciale, quindi potete immaginare che razza di espressioni posso fare in quei momenti. Poco lusinghiere diciamo.
Lei invece è noiosa proprio perché è la sua natura. Ha una scarsissima conoscenza dell'ironia, quindi siamo sempre un po' in crisi quando c'è da dire qualcosa, lei potrebbe rispondere in modo piccato senza aver capito che si stava scherzando. Del resto se ride sguaiatamente alle battute del marito, è evidete che non possa cogliere il senso delle mie.
Pazienza.
Lui inoltre è un po' un tuttologo supponente, quindi qualsiasi argomento uno possa tirare fuori lui sa, lui ha fatto, ha visto, ha sentito, ecc. e te lo fa notare con quel modo da maestrino so-tutto-io che dopo un po' rompe alquanto le palle. Poi, avendomi conosciuta che ero ragazzina, ha questo modo di fare abbastanza protettivo nei confronti della mia vita sentimentale, quindi ogni volta mi tira fuori giudizi sgradevolissimi sulle mie passate vicende, suggerendomi cosa dovrei fare per trovare il vero amore come ha fatto lui.
Ecco capite il personaggio no?
Quando sono a Milano dalla mia famiglia adottiva se la cosa per errore giunge alle loro orecchie siamo fottuti.
Non si può evitare di incontrarli perché insistono per piazzare anche solo un gelato in loro compagnia, cosa che diventa un po' snervante dato che si ripropone la solita trafila: battute di lui, sguardi attoniti, lei che fa un resoconto di questioni legate al parto/gravidanza, facce disgustate per gli eccessivi dettagli che lei mette in mezzo, battute di lui, e così via. Un supplizio.
Se poi lei si mette a parlare delle sue strabilianti diete e delle questioni relative al suo smodato aumento di peso, siamo a posto, le risate sono garantite!
Ma delle abitudini alimentari dei Barilla parleremo poi, perché verrebbe fuori un post troppo lungo, e all'ora di pranzo è meglio evitare di parlare di certe cose dato che poi potrebbe passare a tutti la fame... Presto capirete il perché!

lunedì 27 giugno 2011

La Neeeeeeeebbiaaa! [tono da film horror incluso]

Questo fine settimana sono stata a Milano, dalla mia amica Ladybug.
Il programma era abbastanza ristretto dato che sono giunta solo sabato mattina, ma comunque intenso: 
- pomeriggio: sopralluogo nell'alessandrino per vedere una location (fantastica!!!) per le nozze
- sera: cena con un caro amico di lei che io non ho mai incontrato 
- domenica: cacciare in qualche buco un rapido gelato con la Famiglia Barilla

Tralasciando la Famiglia Barilla di cui sicuramente vi parlerò prossimamente, ed escludendo l'amico che ci ha allegramente paccati (cosa che ha fatto vacillare per un nanosecondo la mia autostima, lo confesso!), oggi vorrei introdurvi un'insolita guest star: la nebbia! 
Sì, proprio lei. 
No, non abbiamo guardato l'horror The Fog. 
L'horror l'abbiamo vissuto. Ed è stato terribile. 

Partiamo dal principio (avviso per i deboli di cuore: non leggete quanto segue, le vostre coronarie potrebbero essere a rischio): dopo pranzo abbiamo raccattato la mamma di Ladybug e siamo partiti alla volta della spettacolare location dove avevamo appuntamento. Splendida giornata di sole, caldissimo, ecc. 
La visita è stata meravigliosa, la proprietaria decisamente nel pezzo e competente. Ottima impressione tutto!
Insomma siamo rientrati verso le 19 a Milano con occhi a cuore e innamoramento totale per questo luogo.
Siccome la Regina Madre (aka la nonna, la creatura mitologica di cui forse ho già parlato in questi lidi) non è stata dei nostri (a lei l'unico sopralluogo che potremmo far fare è quello al cimitero, possibilmente con tentativo di tumulazione, così per divertirci!) le abbiamo raccontato tutto, mostrato la brochure, ecc. 
Lei non dovete immaginarla come il prototipo di nonna, di quelle tutte carine che appena sentono che la nipote si sposa scoppiano in lacrime di gioia e quindi appena si parla della questione vanno in brodo di giuggiole, bensì come una strega così cattiva e antipatica da essere una specie di connubio di tutti i cattivi Disney messi insieme. Infatti suo fratello tempo addietro l'ha teneramente soprannominata l'uccello del malaugurio, chissà come mai... 
Dopo il nostro resoconto infatti è partita con una serie di commenti sul fatto che non è facile organizzare, che il luogo è importante vederlo anche in inverno perché cambia completamente (ma va?), e soprattutto ha iniziato a fare le pulci al numero di invitati. Il motivo? Il buon numero di bambini che dovrebbero essere presenti (tra quelli già nati o in procinto di). Diciamo un numero compreso tra 13 e 15. 
La vecchia ha iniziato a delirare dicendo che non si può, che tutti quei bambini potrebbero rimanere a casa, ecc. Perché? Perché è pericoloso. 
Certo, è cosa nota che i matrimoni siano eventi pericolosissimi per i bambini, un po' come regalar loro un serpente a sonagli diciamo. 
Insomma, sguardi attoniti e neuroni che andavano a manetta perché nessuno capiva dove volesse andare a parare finché esordisce con il suo solito "Non voglio fare l'uccello del malaugurio..." 
Noooooooooooooooooo! 
"...però anni fa il figlio di una coppia X di amici miei e del nonno (segue albero genealogico della famiglia e racconto in quartine con rima baciata della storia dell'amicizia con questa coppia) è morto durante una gita fuori porta a Torino, a causa della nebbia e del cambio d'aria."

Momento di silenzio. Non capivamo cosa c'entrasse tutto ciò con le nozze. 
E tutt'ora il nesso è oscuro. Sostanzialmente comunque lei ci ha portato questo macabro esempio di morte in culla (povero piccino tra l'altro) per farci capire come il viaggio da Milano all'alessandrino possa essere estremamente pericoloso per i piccoli invitati e quindi la sua soluzione sarebbe di lasciarli a casa. 
Certo. 
Ovviamente in quel momento la mamma della sposa (golosissima di aneddoti sulle perle di sua madre), non era presente, quindi abbiamo dovuto immediatamente aggiornare lei e il caro fratello della mia amica su quanto era stato appena detto. Da lì è scattato il tormentone...  

Tra l'altro è davvero straordinario come io, facendo spesso la traversata da Torino a Milano, non sia mai stata male, devo iniziare a stare attenta, un attimo di distrazione e la nebbia assassina potrebbe portarmi via con sé, argh! Dite che attacca solo sotto i 10 anni o colpisce anche le nanerottole di quasi 25? 
Sia mai che mi prenda per una creaturina. Bisogna sperare che non sia miope, altrimenti son cazzi...

venerdì 24 giugno 2011

Ricerca coinquilini: fase 2!

La fase 1 è stata facilissima, mettere un annuncio appetibile su un sito apposito.
Hanno risposto un sacco di persone da subito.
Oggi ho fissato tre appuntamenti: due coppie di ragazzi e una coppia di ragazze, alle 16, 17 e 18.
Questo implica grandissime pulizie, almeno l'i-pod oggi era collaborativo!

Giungono i primi puntualissimi: due cessi di prima categoria, sfigatissimi, tremendi, provenienti dalla bella Taranto (unica nota positiva).
Assolutamente non simpatici, apparentemente alquanto noiosi. In quattro secondi la radiografia implicava che avessi già bocciato l'ipotesi. Hanno visto le dimensioni del freezer e si sono illuminati: no, alt, non correte troppo. Non dipendeva dall'ipotesi di riempirla di birra ghiacciata, bensì per farlo scoppiare con le cibarie che mammà manda ogni mese.
Grazie ma anche no!
Questo strazio è durato un quarto d'ora al massimo, e sinceramente è stato fin troppo. Mentre li accompagnavo alla porta hanno notato l'assenza della tv e si sono molto oscurati dicendo che loro non possono vivere senza. Alla mia risposta che faceva più o meno così "mah sai, io non la vedo mai, anzi la odio"
"Eh ma come fai a tenerti informata?"
"Internet, giornali, streaming"
"Ah."
Lì ho capito che loro ed io non potremmo mai e poi mai vivere nella stessa casa.
Li ammazzerei dopo una settimana.
Avanti i prossimi!

La coppia numero due prometteva bene, il tizio che ha chiamato ha una voce molto bella. Sinceramente mi aspettavo anche un bel figliolo. Nessun accento strano, quindi in teoria dovrei evitarmi  il problema dei pacchi di cibarie...insomma già ero presa bene. Alle 17 nessuno si presenta. Strano, ma in genere io sono quella troppo puntuale, quindi attendo. Dopo mezz'ora mando un sms per chiedere se c'era stato qualche incidente di percorso, mi richiama dicendo che era in arrivo, si scusava, ma aveva fatto confusione con gli annunci.
Ok, no problem, non sei tanto furbo, questo si è capito.
Pochi minuti dopo suonano, apro, prendono l'ascensore, apro la porta e mi trovo davanti una tizia.
E poi dall'ascensore esce anche lui, niente di particolarmente bello direi.
Sono una coppia. Oh madre, mai al mondo.
Piuttosto mi strappo le unghie dei piedi a mani nude. Poi una coppia di sconosciuti? No no. Assolutamente bocciati.
Lei tra l'altro tordissima, non capiva nulla di ciò che le dicevo.
"La caldaia è a gas, bla bla bla"
Lei "ma non ho visto il boiler, dobbiamo prenderlo noi?"
Il ragazzo "no, c'è la caldaia a gas"
La mia espressione era la solita da incontinenza facciale: un misto tra compatimento, noia estrema e shock.
Fuori anche questi!

Per colpa loro ho dovuto posticipare l'appuntamento con le ragazze delle 18, che però giungono puntualissime. Salgono a piedi, già sta cosa mi piace, sembrano alquanto timide però. E decisamente non il genere di persone con cui io posso andare d'accordo. La cosa mi lascia sempre più perplessa. Forse è meglio continuare la ricerca...

Sarà molto molto molto dura temo.
Ieri sera sono uscita con una coppia di miei amici.
Che palle direte voi. In effetti un pochino sì, anche se loro non sono affatto di quelli troppo appiccicosi, che ti fanno sentire a disagio. Anzi, a volte sembra quasi che sia io la ragazza di lui, visto che è più affettuoso con me che con lei. Ma in realtà io fungo solo da mascotte, un po' come se fossi la loro bambina insomma.
Siamo andati a fare aperitivo, ma l'intento era di andare a ballare dato che un nostro caro amico aveva organizzato una festa in un locale dei Murazzi.
La serata fino a un certo punto è andata benissimo, ci hanno raggiunti altri amici, qualche birra.
Fino al momento X.

Voi dovete sapere che la mia amica bella bella coi capelli rossi e gli occhi verdi ha la tendenza a farmi eterne sedute psicanalitiche sulla mia incapacità di rapportarmi al genere maschile. Sembra proprio che lo prenda quasi come un affronto personale, il motivo mi sfugge, ma si innervosisce alquanto parlandone.
E io mi sento anche un po' deficiente in genere.
Comunque il discorso è stato lunghetto, diciamo che ha analizzato un po' di questioni e ieri sera non ce l'ha più fatta a tenersi il disappunto. In effetti su alcune cose ha ragione, ad esempio il fatto che io quando conosco un uomo nuovo non sono mai un pozzo di simpatia. Più o meno.
E' che il genere maschile mi tira fuori una notevole dose di acidità che io non riesco a contenere.
Si chiama meccanismo di difesa e anche un bambino di 2 anni lo capirebbe.
Vabè dopo la psicanalisi si avvicina Ulisse (chiamato così per la sua fantomatica barba) - il suo moroso - che mi chiede cosa aveva tanto quell'altra da sbraitare. Lui è decisamente fantastico, e per quanto sia obnubilato dall'amore si rende conto che la sua dolce metà è abbastanza una spacca maroni a volte...
Gli ho fatto un breve resoconto, e lui ha dato la sua opinione. Decisamente intelligente.
La cosa è quindi finita lì.
Insomma la questione è che i miei amici mi vorrebbero vedere felicemente accoppiata con qualcuno, ergo vorrebbero che io cercassi di essere un po' meno scontrosa a prima vista. Facendo proprio un sunto estremo.

Andiamo a ballare.
Un casino allucinante, abbiamo cambiato svariati locali perché in uno c'erano troppi tamarri, in un altro non si respirava letteralmente, ecc. mentre siamo lì che balliamo io noto un gran bel figliolo il quale, data la mia estrema figaggine (si chiama training autogeno, ma non ci credo manco io) mi stava guardando. Era lì anche lui con amici, però sapete è subentrato quel giochino di sguardi e sorrisini, mi pare lo chiamino flirt. Ma non ne sono certa. Quando lo insegnavano io stavo facendo scorta doppia di cinismo ed ironia. Sono un'autodidatta, e si vede...
Ora, voi pensate ai bellissimi discorsi che mi ha fatto la mia amica ("sforzati a conoscere qualcuno dai, magari non sarà per la vita, ma devi aprirti alle occasioni"), che magari mi ha presa di forza e mi ha scaraventata addosso al tizio. Niente. Anzi le è scattata la molla dello scudo umano.
Cioè ogni qual volta la creatura si avvicinava, lei si metteva in mezzo o lo spostava o mi spostava.
Perché? Non ne ho la più pallida idea.
La sua sorveglianza a vista l'ha fatto demordere, e te credo, sembrava un rottweiler.
E quindi niente. Peccato: era davvero carino, e aveva tatuaggi fantastici...
Ovviamente queste cose succedono solo quella volta al mese in cui c'è anche lei a ballare con me, quando sono con gli altri amici che se mi rapiscono se ne fottono, incontro solo bavosi che mi stendono con fiatelle alcoliche e pessimo equilibrio.
Quindi ovviamente sto bellissimo figliolo non lo incontrerò mai più, anche se magari abita nel portone accanto al mio. Sigh!
Sto karma maledetto!

giovedì 23 giugno 2011

Ma l'estate?

Premessa: io non sono proprio una persona che si definirebbe amante dell'estate, del caldo torrido, dell'umidità al 98% e delle zanzare che si nutrono del tuo sangue. (Anche perché le zanzare mi fanno reazione allergica e poi mi serve il bentelan, e il cortisone nei ciapet. Vabè dei miei problemi con questi insetti parleremo prossimamente).
Però una sana via di mezzo non mi spiacerebbe affatto.
Questo clima non aiuta la mia metereopatia: fa freddo, è coperto, non si vede uno sprazzo di sole manco a pagarlo e spesso piove. Già il mio umore non è al top da secoli, se ci aggiungiamo ancora le condizioni atmosferiche che non collaborano qui servirà qualcosa di drastico a breve.
Insomma, io attendevo con ansia l'estate. E l'estate non arriva.
Perché? Porca pupazza, a me serve.
E non solo per il clima, magari porterebbe con se anche una bella cottarella, di quelle pochissimo impegnative perché poi si parte per le vacanze, bla bla bla.
Lo so che queste cose succedevano a 16 anni, ma posso tranquillamente fingermi una post adolescente un po' ritardata se serve!
Voglio un uomo, ma uno vero.
E se mi facesse anche il piacere di darmi una di quelle tramvate che non ti fanno capire niente ne sarei lietissima. Lo so, lo so, queste confessioni non sono da me.
E in genere la mia trachea si chiude tipo fase di shock anafilattico onde evitare di lasciarmele proferire a voce alta, ma son giorni grigi in cui mi sento un po' così.
Poi se ripenso a come stavo un anno fa, meglio zitella acida a vita. Ma insomma, qualcuno che ogni tanto mi faccia due coccole no eh? Solo le coccole, poi se ne va a dormire a casa sua, che io necessito di dormire a donna vitruviana.

Ma evidentemente non è periodo, mi stanno presentando un sacco di gente con cui palesemente non mi trovo, mi annoio, oppure si rivelano specie di stalker...insomma niente di gradevole. Poi magari sono pure bruttini.
Cioè spariamo anche sulla croce rossa già che ci siamo, andiamo a caccia di balene e altre cose palesemente brutte e cattive.
Niente, qui non si sveglia nulla, manco l'ormone. Che diciamolo, dovrebbe essere parecchio sul chi va là visto che qui son mesi che non si batte nulla. E invece no, quello visto il freddo è andato in letargo. Argh!

Inoltre, come se non bastasse a farmi sembrare sufficientemente mal ridotta, spuntano fuori vecchie fiammette dei mesi scorsi. Sabato sera è stata la volta del Crocerossino, che ha deciso di palesarsi a casa mia visto che altri nostri amici erano a cena da me. Momento di silenzio quando gli hanno aperto, ero in panico, non ero pronta a una sessione di psicanalisi estrema. Mi ha trovata attaccata alla bottiglia, ovvio, uno dei miei sport preferiti.
Prima ha indagato su qual era la mia situazione psico fisica del momento, poi è partito in quarta. Ha esordito tediandomi per ore con la sua nuova fidanzata. Gioia infinita a saperlo attaccato come una patella ad un altro scoglio, certo. Ma chissenefotte! Poi è passato al momento compatimento: povera te, ma come mai non trovi nessuno, ma cos'hai che non va, ma pensi ancora a quello stronzo, e così via.
Risposte: eh mica tanto, non è che mi stia impegnando a cercare e comunque la merce che mi stanno portando al momento è alquanto avariata, ma un po' di mal di stomaco in effetti, quale?
Insomma una conversazione perfetta.
Alla fine gli ho chiesto chi l'aveva invitato e non l'ha presa affatto bene. Però almeno uscendo mi ha buttato la spazzatura, molto gentile in effetti.

Ieri invece è stato il turno del Pallanuotista Bohémien. Sto pezzo di deficiente.
Voi dovete sapere che questo emerito esponente della cretinaggine estrema maschile ha la tendenza a tediarmi  con sms composti da brani musicali più o meno noti, in genere tutti parlanti d'amori impossibili, di chances bruciate, ecc. Ovviamente musica molto indie, perché lui è così.
Bello, grazie. Ma la mia cultura musicale sta benissimo così, supera nettamente la media del resto del mondo.
Niente, lui persevera. Quando gli si chiede il perché di una tal canzone, risponde con monosillabi ed onomatopee.
Poi passa all'introspezione, alle domande esistenziali. Lo so, come stai? è una domanda abbastanza normale, ma per me è esistenziale al momento. Necessita di risposte ben ponderate.
In genere il filmetto si ferma a questo punto, la scorsa settimana si sentiva temerario e ha proposto anche una chiacchierata dopo un suo esame.
Io che sono palesemente più cretina di lui ho accettato, ovviamente.
Luogo d'incontro i portici di piazza vittorio. Colpo bassissimo. All'arrivo sfodera un sorriso d'urbans e l'occhio da cucciolo di setter, lacrimoso e dilatato. No non si era fatto una canna giusto prima, è proprio la faccia che fa quando mi vede. Detta così ha decisamente pochissimo fascino, lo so. Ma posso garantire che qualche mese fa la tremarella me l'ha fatta venire qualche volta.
Quindi c'è stata un'abbondante mezz'ora a disquisire di stronzate. Un'altra in cui lui mi ha raccontato in ordine sparso del mare, dell'università, di suoi amici, di sua madre e il nuovo compagno.
Poi ha esordito con un "io non ce la faccio ad avere una presenza fissa nella mia vita al momento, ok?"
Io tra l'altro stavo pensando allegramente ai cavoli miei in quel momento quindi ci ho messo un attimo a rientrare in carreggiata, ho risposto con un "ehhhhh" molto sospirato e d'effetto.
E via, menate, paranoie, minchiate, altre paranoie.
Che ho palesemente rimosso.
So solo che a un certo punto l'ho morso su un braccio, ma la dinamica è alquanto oscura. Lui mi ispira violenza. Questo è certo.
Diciamo che il clima non è l'unica cosa ad aver esacerbato il mio umore. Ecco.

Infatti se qualcuno in questi giorni mi chiede come sto, potrebbe attendere parecchio per ottenere una risposta. Se nel frattempo il mio karma la smettesse di prendermi per il culo, sarebbe davvero una svolta.

venerdì 17 giugno 2011

La lista nera!

Ormai lo dico e ridico, perché spruzzo entusiasmo manco fossi una bomboletta di deodorante, l'anno prossimo è il mio anno dei matrimoni!
L'anno dei matrimoni è quello in cui una serie di amici importanti decidono di convolare, e siccome le congiunture astrali sono sempre un po' stronzette, non decidono mai di farlo in anni diversi. Giustamente!
Fortunatamente i mesi li hanno scelti bene. 
Uno è il matrimonio del secolo, quello di Bree. Che si deve sposare con quella pazzoide della sua dolce metà.
Sempre che lui non la ammazzi prima, cosa altamente probabile se lei continua a fantasticare di nozze stile principessa Sissi (che secondo me tra una cosa e l'altra ha comunque speso meno di loro!). 

L'altro, per me decisamente più importante, è quello della mia migliore amica! 
Lei è una sposa ultra moderna, di quelle rapide, decise, che sanno già cosa vogliono e non rompono le scatole a nessuno, che non hanno bisogno di millecinquecento cazzate & cotillons e che non perdono la brocca davanti ad un qualsiasi oggetto matrimonioso!
Lo so, è fantastica. Ma è mia, quindi giù le mani. 

Siccome sia lei che il suo meraviglioso futuro marito mi vogliono tanto bene, e sanno che soffrirei tantissimo se non venissi presa in considerazione per l'organizzazione, mi stanno coinvolgendo moltissimo: oltre ad avermi comunicato che potrò andare con loro a fare qualche sopralluogo di location, oggi ho dato un essenziale contributo trovando il nome per la lista degli invitati: LISTA NERA! 
Che ne dite? Geniale no? 
Secondo me si, è decisamente perfetta! ^^"

Anche perché lei voleva sposarsi solo con lui e i testimoni, quindi gli altri sono una specie di incubo che bisogna esorcizzare, altrimenti entro settembre 2012 ci spariamo entrambe!
Che poi sti invitati sono come i funghi, aumentano a vista d'occhio. 
E questo non è affatto buono, proprio no. 

In realtà - lo confesso - è lo sposo ad essere molto lanciato nell'organizzazione della cosa. 
Una cosa davvero molto bella, ma che potrebbe costringermi a sedarlo se va troppo su di giri. 
Nessun problema, ho deciso che d'ora in poi la mia borsa si trasformerà nella "borsetta perfetta per una futura sposa con le palle", non dovranno mai mancare alcuni dettagli essenziali: fiaschetta, droghe, medicinali per mal di testa, gastrite, ecc., oggetti contundenti, sedativi e/o gutalax per chi rompe le scatole ed è troppo esagitato (che si tratti di parenti, amiche rompi balle che vogliono rubarmi il posto o commesse di negozi di abiti da sposa che meriterebbero un carotaggio nel cervello per vedere se il loro è ancora allo stato rettiliano non importa) e la mia fedele compagna di avventure, la mazza chiodata, quella da tortura medievale, ovvio. Insomma ho bisogno della borsetta di Mary Poppins. 
Se la cara Mary mi facesse anche avere la ricetta di quel suo simpaticissimo zucchero con cui tanto si divertivano tutti, ne sarei lieta. 

Oltre a questo servizio, io sarò la testimone. Quindi mi attende il compito di organizzare l'addio al nubilato. 
Siccome io aborro tutto ciò che implica cazzetti e affini, quindi tutto ciò che in genere si vede in queste circostanze, sono più propensa all'idea di prendere la mia futura sposina e portarla un week end alle terme a rilassarci e goderci la Valle d'Aosta! Oppure rapirla e farle fare una deliziosa degustazione di birre belghe, in Fiandra. Con qualche tappa a vedere quadri fiamminghi! 
Ora vedo cosa organizzare, purché non ci siano altre squinzie rompi palle, mi toccherebbe farle fuori! 
 





giovedì 16 giugno 2011

Ciao, sono V e sono un alcolista!

Ieri aperitivo con amici.
Di quelli torinesi, che mangi fino a sfondarti alla modica (sticazzi) cifra di 9€. In effetti il locale scelto ieri era alquanto caro. Ha scelto il Demaius, il mio amico gayo, quindi c'era d'aspettarselo. Umpf!
Arrivo al locale con 5 minuti di ritardo, e infatti c'erano solo lui e un suo amico, tale V.
Un gran bel pezzo di figliolo, splendidi occhi azzurri. Giornalista.

Ho detto, cazzarola, dai che finalmente ci siamo!
Arrivano gli altri, mangiamo, beviamo, fumiamo, facciamo gossip, insomma le solite cose. Noto però che il bel V continua a bere in modo abbastanza incontrollato, ogni 5 minuti ha una nuova birra in mano.
Ok, ha un evidente problema con l'alcool.
Vabè, in qualche modo si potrà risolvere dai.

Dopo un po' ci spostiamo altrove e la mia amica prof (quella dell'allegra serata a ballare) mi si avvicina con fare circospetto, mi porta in un angolino e mi mette in guardia dal bel V perché oltre ad avere una evidente incapacità nel controllare l'abuso di alcool, è pure fascista. Di quelli che fanno il saluto romano quando vanno a casa della gente, come appunto è accaduto nell'appartamento di lei.

Quando si passa a parlare di età la situazione precipita: nato a luglio, quindi cancro.
Ora, qualcuno di voi potrà anche dirmi che è un segno zodiacale splendido, ma la mia ultima esperienza con uno del cancro è stata quella con l'aborto umano, il mio ex. Ecco, appunto.

Alchè mi dico: niente pazienza. Andato anche lui.
Un paio d'ore dopo, ore in cui io mi sono fatta allegramente i cavoli miei, malgrado lui cercasse di fare il simpaticone (e io me lo vedevo vestito come Mussolini), il caro V è palesemente sbronzo.
E inizia a fare inquietanti discorsi su mazze da baseball, funzioni corporali, ecc.
Insomma una roba tremenda.
Dopo aver agonizzato cercando il supporto morale di chiunque e implorando con occhi da cucciolo di foca un qualsiasi intervento divino, tra cui quello del proprietario del locale, lui lancia l'amo.
Mi chiede il numero.
Io faccio il morto a galla, col cazzo che abbocco! Tiè!
Lui sembra offeso, e poi mi dice "ok tanto lo posso chiedere a Demaius".

Ad ora nessun alcolista non tanto anonimo, fascistone e del cancro, con evidenti problemi di gestione della rabbia vista la mazza da baseball, si è fatto vivo. Forse il signore ha ascoltato le mie preghiere una volta tanto.

La mia non ricerca continua. Peccato che i miei corteggiatori si rivelino nell'arco di una serata casi clinici che posso chiaramente passare ad uno psichiatra.
Ecco il mio lavoro futuro: la cacciatrice di uomini con problemi psichiatrici per le cliniche.
Ora mi informo se pagano bene.

martedì 14 giugno 2011

Mio padre e Little Tony...storie di ordinaria follia!

Ieri notte, verso le 2.30.
Mi stavo ancora girando e rigirando nel letto della mia adolescenza quando sento qualcuno mugugnare.
Ho pensato che fosse rientrato mio fratello, ma poi ho collegato che era già tornato da un pezzo.
Ansia.
Silenzio.
Sento di nuovo qualche suono sommesso, di gente che parla.
Pausa.
Un urlo, un altro, e ancora.
Mio padre che grida sempre più forte "Aiuto!!!" per la bellezza di 5 volte.
Panico totale.
Mi alzo, apro la porta, prendo Il signore degli anelli, il tomo che mi fa compagnia nelle notti insonni e che è sempre sul mio comodino-scrivania della mia vecchia stanzetta e mi avvio verso la stanza dei miei.
Niente.
Dico pianissimo "Mamma tutto bene?"

Nella mia mente ovviamente in casa c'era almeno un ladro, armato di mannaia che aveva barbaramente fatto fuori i miei, mio fratello e il gatto e che stava facendo un perverso giochino con me con l'intento di farmi crepare di pausa in senso figurato, per poi potermi sopprimere con un truculento spargimento di sangue.
Ho una mente trucida e splatter lo so.
Al che mi rendo conto di essere una vera faina ovviamente!
Mi schermo con un libro, che per quanto spesso possa essere non è comunque troppo contundente. Eh ma la cultura è un'arma, come dico sempre. Certo emerita idiota, dillo al ladro con la mannaia.

Tutto questo sproloquio mentale è durato pochi secondi.
Nel frattempo mia madre si alza, si avvicina, si becca una bella librata in testa e mi dice "niente, torna a letto, è tuo padre che deve aver di nuovo sognato Little Tony!"
La mia risposta con estrema nonchalance: "Ah ok, notte mamma!"

Il calo di adrenalina mi fa addormentare alla grande. Ma verso le 5 mi sveglio di soprassalto con un atrocissimo dubbio: ma perché mio padre grida aiuto sognando Little Tony? Un mistero, davvero arcano...mi arrovello fino a quando suona la sveglia. Curiosa come una scimmietta lo bracco appena esce dal bagno e gli chiedo spiegazioni.

E lui risponde "E che ne so, sono mesi che ogni tanto sogno di aprire una porta e dietro ci trovo un uomo uguale a Little Tony che cerca di uccidermi, e io inizio a scappare per la paura".
Sono rimasta sconvolta.
Cioè ok che non sia proprio quello che si potrebbe definire un figurino. Ok che è un personaggio che con quelle tutine sembra un Elvis un po' meno figo e un po' meno Elvis. Ma insomma, un serial killer non mi è mai sembrato.
Povero papà, chissà che trauma ha avuto durante la sua infanzia a causa di quel cuore matto...

domenica 12 giugno 2011

4 volte Sì!

Oggi giornata importantissima: sono andata a votare per il Referendum!
Ho raccattato tessera elettorale e madre e ci siamo fatte una passeggiata alla volta del seggio.
Mia nonna invece non trova più la sua tessera, quindi mi ha precettata domattina per andare in comune a fare quella nuova e poi via a votare anche lei, ovviamente 4 sì.
Dopo aver fatto il nostro dovere, abbiamo incontrato un po' di gente tutta contenta dell'affluenza, oh yeah!
Siamo stati bravi dai!
Per ora abbiamo raggiunto il 41% cosa decisamente positiva direi...incrocio le dita per domani!

Unica pecca: uno dei quattro balenghi presenti al seggio. Un un emerito idiota che dopo che ho compilato le schede mi ha chiesto se volevo che le imbucasse lui. Il mio sguardo diceva letteralmente "mi pigli per il culo?", ho risposto "scherzi? mi vuoi togliere la soddisfazione di imbucare la scheda verde col mio sì tracciato con somma soddisfazione???"
Ovviamente ha capito, quindi mentre mi avvicinavo alle urne mi fa "ok, qui quella rossa, qui quella gialla, ecc."
Mia madre "guarda che si laurea in storia dell'arte i colori li distingue decisamente bene! E in più posso dire con certezza di non averla fatta affatto stupida..."
Momento di imbarazzo per lui, e di somme risate per gli altri presenti. Del resto io e mia madre non siamo famosissime per la nostra simpatia in paese. Dicono tutti che siamo due merde.
Mia nonna sostiene che siamo troppo intelligenti, lei sì che ci capisce!

A proposito della nonna, ieri ha detto: "Ovviamente non voglio che l'acqua diventi privata, scherziamo? Alle centrali nucleari mi sono opposta già una volta e non ho cambiato idea, anzi se anche sti francesi chiudessero quella che abbiamo qui vicino dormirei più tranquilla!"
Ma la parte migliore giunge ora, quando le ho spiegato in cosa consisteva il legittimo impedimento ha detto con un lampo di vittoria omicida nello sguardo: "Altroché se voto Sì, sarà già che lascio a quel cretino patentato la possibilità di non presentarsi alle udienze, eccerto. Non ho mica combattuto contro i fascisti per abbassare la testa contro sto pervertito!"
Grande nonnina, che donna!

Comunque potete immaginare la mia somma soddisfazione oggi, penso di aver goduto come un riccio svedese nel fare la X sul Sì della scheda verde!!! Domani tocca alla nonna godersi il momento, le ho promesso che se ci leviamo dalle scatole il nano infame la porto in crociera!!!

E voi avete votato bene?

sabato 11 giugno 2011

Disco-labirinto!

Ieri sera super seratona.
La mia amica professoressa ha terminato l'anno scolastico nella prima liceo in cui insegna inglese e quindi abbiamo dovuto festeggiare, dopo un pomeriggio di lacrime e sospiri (le hanno regalato ben 3 mazzi di fiori, e poi dicono che i giovani d'oggi non sono galanti!).
Si va a ballare ai Murazzi, ovviamente.
Dopo la bellezza di 10 minuti da Giancarlo, ci caracolla addosso un tocco di manzo della miseria, tale M ubriaco come una pigna, fuori come un geranio, accompagnato da due amici molesti come non so cosa.
Terribili.
L'unica cosa è che la creatura era decisamente un bel vedere. Ma aveva ingollato senza saperlo un po' di Vinavil,  I suppose.
Si appiccica in men che non si dica, di quelli proprio molesti no? Tra l'altro ogni 3x2 ripeteva di essere fidanzato, tipo mantra per evitare di compiere gesti inconsulti penso... si, con la lingua nel mio orecchio però.
Ecco un prototipo di conversazione: l'abbiamo fatta circa quindici volte nel corso della serata tra l'altro!
Lui "Io ti amerei se non fossi fidanzato con Fiore".
Io "Scusa?"
Lui "Sì la mia ragazza si chiama Fiore!"
Io "Che culo! No il mio scusa era per la frase prima..."
Lui "Eh, io ti amerei sì"
Io "Ecco vedi di evitare grazie e scollati per cortesia che mi fai caldo e hai una fiatella che uccide"
Lui "Ma sei sempre così stronza o solo con me perché mi ami?"
Io "Sempre, e soprattutto con quelli che mi fissano le tette da mezz'ora"
Lui "No guarda, io ti sto guardando negli occhi, che sono così belli...posso limonarti?"
Io "Provaci e ti rifaccio i connotati con una cannuccia"

E così via.
Era innamorato perso della mia simpatia travolgente, lo so, lo so.
Che ci posso fare? Io sono un tornado.
L'ho anche malmenato quando mi ha molto cavallerescamente piazzato una mano sul culo, pochi secondi dopo. Notevole la nonchalance del gesto, tipo quindicenne al cinema no? Sbadiglio, ampio gesto col braccio, manata piazzata sulla chiappa.
Sberla istantanea in risposta.

Poi l'ha chiamato Fiore, quindi ovviamente ha dovuto cercare di dimostrarle nell'ordine, con un aplomb che non deve avere manco quando è sobrio:
1- che non era affatto fuori di mela
2- che era in un  pub e non a ballare
3- che non stava facendo lo scemo con una brunetta, come invece le aveva appena comunicato una sua amica

Insomma era indifendibile, come Berlusconi.
Ha risposto con una serie di grugniti stile uomo di Neandertal, che gli son venuti particolarmente bene.
Lei non contenta gli fa promettere di andare a casa. Lui promette.
Chiama a raccolta gli amici, confabulano ed  Eureka! Abbiamo l'idea!
Chiaramente si trattava di tre menti eccelse. Mi pare ovvio...

Si avvicina, convintissimo, ci credeva proprio e mi dice "Senti ma tu dove abiti? Fiore non mi ha detto di andare a casa mia, quindi una casa vale l'altra"
Certo, logico, ineccepibile il ragionamento.
Indovinate come ho risposto.

venerdì 10 giugno 2011

Io e l'uomo nero.

No no, ma che avete capito, dai su... sempre sta vena di malizia. 
Con nero intendo non il colore della pelle, e la conseguente dimensione di altre cose, ma la fazione politica.
Sul forum che modero stavo leggendo di un argomento la cui domanda principale è "riuscireste a stare con una persona che ha un'orientamento politico opposto al vostro?"
La risposta principale ovviamente è stata data da intelligenti e moderne fanciulle che hanno detto "ma neanche per sogno", io ovviamente sono una di queste. 
Anzi nel mio caso potrei anche prevedere un arresto nel caso in cui disgraziatamente mi fidanzassi con un berlusconiano, suppongo che la mia sopportazione durerebbe pochissimo, poi subentrerebbe l'istinto di sopravvivenza che mi porterebbe a staccargli la giugulare a morsi. 
Una novella eroina insomma, che fa fuori quelli di destra.
Geniale! 
Insomma, ovviamente immaginate che la popolazione media della comunità virtuale di cui parlo sia composta così: 90% donne evidentemente tendenti a sinistra, interessate, informate e dotate di un notevole senso critico e di analisi, il restante 10% lasciamo perdere, sono chiarissimi esponenti dei mali dell'umanità: ignoranza, scarsa conoscenza dell'esistenza (badate bene non dell'uso, se così fosse saremmo già anni luce avanti) della consecutio temporum, incapacità ad articolare oltre a un emoticon, e così via.
I maschi invece sono al 98% berlusconiani, alcuni sono proprio dei convinti nostalgici fascisti, mentre solo due mosche bianche si salvano avendo un cervello che funziona. Grazie al cielo. 
Uno è brutto, l'altro diventerà presto il consorte della mia migliore amica, mio cognato insomma, quindi è come se fossimo in famiglia. Meno male, sono davvero orgogliosa. 

Insomma i dati non sono affatto rincuoranti. 
A parte che questi elementi da sbarco di ambo i generi non hanno assolutamente capito il senso delle nostre risposte, e qui si capiscono moltissime cose...
Un minuto di silenzio per i loro neuroni per cortesia, non sono mai pervenuti. 
Ma hanno anche il coraggio di dire che noi siamo estremamente chiuse mentalmente e dotate di paraocchi.

A dire questo ad una mia amica (di cui tutto si può dire tranne che sia chiusa mentalmente), e stimatissima blogger, è stata una delle squinzie in questione che ha allegramente come priorità nella vita fare viaggi costosissimi, sputtanarsi lo stipendio in shopping e comprare scarpe tacco 15 da cui evidentemente ogni tanto cade e peggiora il suo evidente trauma cranico. 
Insomma un genio. 
Libri letti all'attivo: credo nessuno, ma forse potremmo appellarci alla scala numerica negativa. 
Inutile dire che sono estremamente offesa e che sto valutando un acidissimo commento da farle la prossima volta che ci tedia con le sue sessioni di shopping. Si accettano suggerimenti! 

E voi ce la fareste a stare con uno di destra? Con Bondi o Fede per esempio? 
Si promesso, verrò a portarvi le arance in carcere. 

mercoledì 8 giugno 2011

Addio alla bici...

Oggi è finalmente partita la cara ormai ex coinquilina A2.
Evvai, festa festa festa!
Infatti stasera sono andata a brindare con la mia amica Laura, olè!
Cara un cazzo però, ha dato via la bici, sta stronza infame.
Essendo Torino una ridente cittadina dove i giovani si muovono in bicicletta (anche perché se vivi in centro la macchina dove la metti che è tutta zona blu?), io e lei ci eravamo munite di un simpatico rottame.
Tralasciando il fatto che è stata acquistata al Balon per la modica cifra di 15€, che era ridotta a uno schifo e che il suo averla lasciata tutto l'inverno legata in cortile in balia delle intemperie di certo non ha reso il suo aspetto più appetibile, ieri tornando a casa ho scoperto che la mia povera Violetta (così l'avevo chiamata, in onore della Traviata, l'opera che mia nonna mi faceva vedere quando avevo 3 anni) era sparita.
Entro in casa tutta agitata, e dico ad A1 "ma Violetta l'ha presa A2?"
L'altra spunta dalla sua stanza dicendo "No, l'ho data a Nananna (nome a caso di un suo amico che per me è scemo come tutti gli altri quindi non vedo perché dovrei sprecare energie psico-fisiche per ricordarmelo)!"

La mia espressione era tutto un programma, essendo io una grande esponente dell'incontinenza facciale (quella particolare dote che prevede che una persona non sappia celare i suoi pensieri col volto, anzi io in genere faccio facce e smorfie che manco un emoticon!) sono rimasta smandibolata per qualche minuto.
Con lei che mi dice "eh ma non avevo capito che la volevi tenere tu!"

Eh no certo amica magù, tu che sei così furba non avevi capito che: l'ho portata dal signor biciclettaio dietro casa perché uno dei copertoni era squarciato (spendendoci 10€) per cambiarlo, ho comprato l'antiruggine e il nuovo colore per rimetterla in sesto in vista della primavera, la catena nuova, il cestino, ecc... tutto ciò per darla a quel demente del tuo amico!!!
Certo, perché io sulla porta di casa ho un cartello con scritto "aiutiamo gli amici inetti di quella cretina di A2!".

Avrei voluto ucciderla, ma non mi pareva il caso.
Vorrà dire che il prossimo anno andrò a vivere da sola e mi eviterò così il problema.
Spero che il suo viaggio della speranza verso la lucania sia infernale quanto l'esistenza della mia povera ex bici, ora che è stata affidata alle cure di quel tordo da competizione.

Ciao Violetta, la tua mamma ti ama sempre e ti penserà ogni giorno.
Se per caso la incontraste, gambizzate quell'imbecille e riportatela da me, vi ricompenserò con milioni di bavaresi al caffè!

martedì 7 giugno 2011

Il broccolo e l'inglese!

Da 3 anni do ripetizioni a un povero adolescente un po' tordo che ha bisogno di essere seguito in tutte le materie, un vero supplizio, anche perché non è che io venga stra pagata...anzi, diciamo che per avere un minimo di rendita devo smazzarmelo per un notevole numero di ore alla settimana, cosa che tra i miei millemila lavori inizia a diventare di difficile gestione. 
Meno male che la scuola sta finendo, direte voi. 
E invece no, stamattina la sua rompipallissima madre mi ha chiamato per sapere se quest'estate ci sono per seguirlo con i compiti delle vacanze e l'eventuale recupero del debito di inglese. 

La tentazione di mandarla a quel paese c'è stata, il gesto dell'ombrello l'ho fatto. Ma lei non essendo telepatica non ha colto, ovviamente. Non coglie mai. 
Vabè. 
Dicevo del debito di inglese: ebbene il broccolo non solo è un po' tordo in generale, e quindi ha bisogno di qualcuno che gli spieghi anche la letteratura italiana o la storia (roba complessa eh, quando uno a malapena sa leggere!), ma ha anche quel modo di fare davvero fastidioso tipico degli adolescenti straccia palle, ovvero si impunta. 
Ora se mi devi far perdere due ore a psicanalizzarti perché tu sostieni che l'inglese non lo capisci, io mi esacerbo un attimino. No?
Perché lui non è che non lo capisce, anzi, è che odia la sua professoressa, e quindi ha deciso che mai al mondo le darà la soddisfazione di prendere un 6. 
Certo, fai pure il giovane no global, tutto contestazione e sit in. Col culo degli altri, per cortesia, che se ti stangano la testa che rotolerà sarà la mia, visto che grazie alle mille ore mensili che facciamo io posso dedicarmi allo shopping con relativa serenità per le mie finanze. 

Comunque, stamattina era il turno dell'ultima interrogazione, quindi ieri abbiamo fatto due ore intensive. 
Encefalogramma piatto, quando se n'è andato io ero certa che oggi sarebbe stata una disfatta. 
Ma no, un bel sei e mezzo l'ha portato a casa. 
Il problema è il tre e mezzo della verifica fatta la scorsa settimana, quella che a suo a dire era da premio Pulitzer, quella su cui avrebbero fatto un film kilossal, tanto era andata bene.
Certamente. 

E io sono Pollyanna. 
Ma soprattutto perché non lo mandano a lavorare che è palesemente un caso clinico e disperato?
Mi eviterebbero la cura dal gastroenterologo per i costanti travasi di bile, e forse sarei anche meno acida. 

Soprattutto visto che mi si prospetta un'allegra estate in sua compagnia. 
Ahhhhhh, e poi gli amici si lamentano che non voglio un fidanzato. 
Eccerto già il broccolo mi crea talmente tanta frustrazione da farmi passare la voglia di incazzarmi anche con un altro uomo. 

lunedì 6 giugno 2011

Appuntamento al buio!

No, non mi sono ancora lanciata a pesce nelle nuove frontiere del cuccaggio, non ho un account meetic (anche se potrei provare in effetti, sia mai che mi dica culo una volta tanto!), non vado a fare quelle cene con il timer e i vari possibili pretendenti che si alternano al mio tavolo dicendomi le cose essenziali su di loro (mai vere suppongo) per farmi collassare ai loro piedi, ecc.

Ho scoperto un programma tv su Sky che si chiama così.
Ovviamente il format è americano, strano eh, ma noi italiani siamo stati in grado di renderci altrettanto ridicoli.
Ebbene, la dinamica è semplicissima: 3 uomini e 3 donne che vengono selezionati per conoscersi al buio (quindi senza vedersi) con l'intento di trovare il vero amore. Certo certo come no, e io sono sempre la solita Santa Maria Goretti.
Ok sono scettica, ma lo sareste anche voi se aveste visto che facce hanno i sei concorrenti.
Tra i 3 maschi abbiamo:
- quello che ci crede tantissimo e si crede un super figo che legge in boxer sul letto la sera in posa degna del mese di "marzo"
- quello che pensa di essere fighissimo che si ritiene egocentrico e vanitoso e che vuole una alla moda
- quello che ha la faccia da scemo, che faceva lo stripper per le cinquantenni a Las Vegas e che ammette di guardare culo e tette

Insomma, tra i tre se proprio dovessi sceglierne uno mirerei al terzo.
Anche se preferirei avere tre colpi in canna e sopprimerli tutti.

Le tre fanciulle sono altri elementi da sbarco non indifferenti:

- quella che faceva la coniglietta di playboy ma che desidera un uomo che la corteggi all'antica (solo che non le è chiaro che all'antica una non era già stata vista nuda da mezzo universo, vabè, che ingenua!)
- quella che fa la darkettona, tutta tatuata, si descrive come una femme fatale, ma di fatal ha solo gli occhi stile panda e i denti stortissimi, ma poi cerca l'uomo solare
- e l'ultima, la raffinata, quella dotata di un accento napoletano che manco Pulcinella e di un gusto per l'abbigliamento sobrio che manco Platinette, un'icona insomma

Già i personaggi sono alquanto folkloristici, ovviamente.
Ma la dinamica di questo "Appuntamento al buio" è la parte più intrigante: queste creature cerebrolese devono conoscersi durante simpatiche cenette in stanze completamente oscure. Unica regola: non possono descriversi fisicamente, ma possono toccarsi (e si toccano eccome), possono cercare di mangiare qualcosa (anche se in genere non trovano nè il cibo, nè tantomeno la propria bocca) e parlano... Troppo.
Potrebbero limonare e basta e saremmo a posto.
E invece no, devono comunicare. Dicendo ovviamente quel mare di stronzate da primo appuntamento tra cretini scelti per un simile programma televisivo.

Sto aspettando la puntata in cui qualcuno ferirà l'altro con un'involontaria bottigliata o usando impropriamente la forchetta, quella sì che sarebbe una vera svolta.

I week end Milanesi.

Un paio di volte al mese prendo il mio borsone ed emigro.
Vado a Milano.
Insomma, non è che sia proprio lontanissimo, né particolarmente esotico (anche se Pisapia potrebbe dare un tocco più vacanziero al tutto adesso che finalmente ha la sua cadrega a Palazzo Marino, gli scriverò qualcosa a riguardo) e non è la città dei miei sogni. Ma è dove vive la mia migliore amica, ergo ci vado volentierissimo, malgrado Trenitalia non si prodighi mai nel rendere la traversata più confortevole.
E no, col cazzo che prendo il Freccia Rossa.
Lo farei solo se mi offrissero anche attimi bollenti con qualche strafigo a mia scelta. Ma da quel che so questo genere di pacchetto ancora non è stato ideato, quindi scriverò anche a loro, che dite?
Sia mai che l'idea piaccia...

Comunque... questo week end il tema della mia vacanzina era il capire cosa succederà nel 2012.
Lo so, lo so, è una cosa abbastanza dibattuta, i Maya e salcazzo, ma non è questo ciò che mi preoccupa.
Il 2012 infatti dovrebbe essere un anno molto impegnativo visto che è stato scelto per il matrimonio del secolo, quello di Bree. No nessuno spoiler su una qualche nuova serie di Desperate Housewives, Bree è il soprannome di un nostro carissimo amico che appunto dovrebbe impalmare una graziosa fanciulla pugliese l'anno prossimo.
Il condizionale è d'obbligo dato che la fanciulla in questione ha preso sul serio la sua missione: tramutare le sue nozze nell'evento che oscurerà la maestosità di quello di Will & Kate. Ieri Bree ci ha allietate con una telefonata da buon futuro sposo disperato, pare che il file excel che hanno approntato come nota spese abbia giù superato i 50.000€.
Lui era a casa che la aspettava con un bazooka, quindi attendo di sapere se dovrò scegliere un abito lungo color petrolio o se optare per un tailleur nero. La cerimonia potrebbe subire consistenti modifiche di location diciamo...
Non che mi lamenterei, potrebbe risultare molto originale!

Purtroppo non siamo venute a capo di nulla al momento, ci siamo quindi consolate giocando alla Wii, anche se ieri la mia amica era dotata di un culo stratosferico e ha clamorosamente vinto ogni partita. Alquanto snervante devo dire. Non è così che si fa, soprattutto con gli ospiti. Anche perché insomma lei è già stra fortunatissima in amore, avendo acchiappato un super figone meraviglioso che ha accettato di doversi tenere anche me sulle croste... insomma, un sant'uomo. Da sposare. Sottolineo se qualcunA a caso mi stesse leggendo, DA SPOSARE!
Ehm... dicevamo? Ah sì, la fortuna sfacciata.
Proprio quella che mi caratterizza ultimamente in effetti.

In realtà ieri non è andata così male, a parte che il treno si è rotto alla fermata prima della mia (fortuna che era  comunque una stazione della città, quindi comunque ben collegata per il rientro a casa), che sono tornata e mi sono ritrovata la coinquilina in partenza per la lucania, A2, disperata perché "ommioddio e se mi mancherà Torino?", "eh cara non ti mancherà, e nel caso NON venire a suonarmi il campanello".
Insomma, io volevo solo farmi una doccia e invece ho dovuto smazzarmi lei e le sue menate per 5 minuti abbondanti. Chi mi conosce, e ha visto lei, sa che dopo 5 minuti divento una versione meno simpatica di Jack Nicholson in Shining, quindi immaginate cosa stavo pensando di farle.

Vabè, mentre stavo allegramente (sic!) disquisendo con la cara A2, qualcuno citofona.
Ho iniziato a bestemmiare in aramaico (sono posseduta, lo so, la glossolalia ormai è parte di me!) e chi era?
Il mio amico Andrea, il mio migliore amico direi, quello che dice che sono bella come la Sicilia di Sciascia e Guttuso (ridondante e pretenzioso, lo so).
Aveva bisogno parlare. Perché?
Perché giovedì sera, alla sua festicciola di compleanno è riuscito straordinariamente a dare il peggio di sé facendo una scenata di gelosia sul nulla alla sua ragazza.
E non era ubriaco prima che qualcuno lo chieda. Era sobrio come un astemio dalla nascita.
Ma lui è così, è geloso.
Ed è pure un rompi coglioni atomico quando si parla della sua  fidanzata, che diciamocelo sarà anche carina, ma non è che sia una stragnocca da competizione, ha la voce stridula ed è pure tirchia.
Simpatica eh, certo, ma io non mi ci fidanzerei diciamo.
Manco se fossi uomo.

Lui invece è obnubilato dalla sua leggiadria, e quindi la considera una novella Madonna, di quelle che non dice "cazzo" per intenderci. Certo come no, e io sono Santa Maria Goretti. Giusto l'altra sera l'avrà detto almeno 15 volte in un quarto d'ora, le ho contate. Ma lui nega. Sostiene che dica "cacchio", eh certo altrimenti le si autopulisce la bocca col sapone di marsiglia probabilmente.
Vabè, ieri sera il prode amico voleva scusarsi con noi tutti per il pessimo epilogo di serata, per la scenata ridicola, ecc. ha chiamato quindi tutti gli amici della cumpa, ci ha riuniti nel nostro locale preferito, il Margò.
Che guarda caso è pure in zona casa mia, quindi comodissimo, posso scendere in pagiama e ciabatte diciamo.
Ci sediamo tutti al tavolo con le nostre medie bionde, e che succede? Arriva la cara fidanzata.
E io mi sono sentita anche dire che sono un po' troppo acida da un barista sbronzo che voleva fare il simpatico...
Siccome con i baristi ho già dato, e l'avventura del mini-pene (soprannominato Collo di Bottiglia, ciao Manu!) è stata abbastanza tragica direi che possiamo tranquillamente evitare e continuare la scalata verso il letargo emotivo.
Intanto il 26 torno a Milano, sia mai che Pisapia mi accontenti e ci metta anche qualche bel surfista californiano pronto a sventolarmi con una foglia di palma.

mercoledì 1 giugno 2011

Donna sull'orlo dell'eremitaggio emotivo!

Sono io.
Sono l'ennesima vittima di una vita precedente davvero infame che mi ha vista come regista di turpi omicidi, efferata delinquenza e stermini di massa di dubbio gusto.
Al 90% nella mia vita precedente ero un gerarca nazista, me lo sento.
Il restante 10% si divide tra altre opzioni succulente: Jack lo Squartatore, un cretino dell'Inquisizione che ha dato fuoco a quelle povere vecchine di Salem e, last but not least, un papa a caso tra quelli che Dante ficca a testa in giù nei suoi gironi infernali, con fiamme che lambiscono la pianta dei piedi. Oh che profumino di pollo!

Insomma, sono una di quelle che ha collezionato nella sua vita sentimentale (11 anni di onorato servizio, dovrebbero versarmi i contributi grazie!) una serie di figurine di idioti, possibilmente così coglioni da aver raggiunto un impensabile climax proprio con l'ultimo fidanzato vero (negli anni ho avuto più fidanzati fuffa che storie serie).

Il mostro, l'aborto mancato, lo psicotico con problemi comportamentali, e chi volesse aggiungerne altre me le faccia avere tanto posso tranquillamente fare una postilla!
Premessa: non sono una di quelle ragazze che si piange addosso, che sostiene che il suo ex sia uno stronzo di proporzioni atomiche solo perché l'ha lasciata, anzi sono sempre stata molto brava nel valutare le mie pecche.
Non che in questa relazione non ce ne siano state, ma tra aver commesso qualche errorino e aver effettivamente contribuito attivamente alla distruzione della mia vita per qualche mese, bé ce ne passa.
Insomma, scema sì, ma a tutto c'è un limite.

Banalmente mi sono ritrovata innamorata persa di un chiarissimo esempio di idiozia e di stronzaggine a livelli inimmaginabili: sono stata un annetto e passa con un cazzone avariato che mi ha mollata da un giorno all'altro (anzi dalla mattina al pomeriggio) con scusanti di un'assurdità sconcertante. Non pago di tutto ciò ha continuato a torturarmi psicologicamente fino a febbraio... però sostiene che sia io il suo incubo ricorrente.
Manco gli avessi tagliato le gomme alla macchina, o facessi gli appostamenti e lo tempestassi di messaggi minatori e di minacce.
In realtà per qualche mese è stato lui a comportarsi da pseudo stalker, ma insomma ora che sta con una novella creatura da sfruttare ha deciso di lasciarmi in pace. Speriamo che il fioretto duri. Altrimenti lo gambizzo davvero stavolta, con una mazza chiodata con le punte arrugginite e intinte nel peperoncino!

In realtà, dopo questa tragica avventura sentimentale sono tornata ad essere la fanciulla acida, cinica e poco incline alla vita di coppia che sono sempre stata.  E fin qui tutto bene.
Mi sono riappropriata dei miei spazi, dei miei interessi, della mia vita sociale, delle amicizie che scioccamente avevo un po' trascurato, insomma sono tornata ad essere la persona che ero prima di lui, aggiungendo al mix scoppiettante che costituisce il mio tremendo carattere, una dose abbondante di crudeltà nei confronti dei poveri maschietti che cercano di riportarmi sulla via del vero amore e della felicità.
Sono fredda, molto fredda insomma. Da qui il mio alter ego sul forum: la regina delle nevi!

Ma è giunto il momento di presentarvi la bolgia di dementi che mi hanno avvicinata da dicembre ad oggi!

Il fotografo: giovane studente di scienze politiche, appassionato di fotografia. Fotografia di treni o.O (non dite niente, ci ho già pensato io!). Alla ricerca del vero amore, che dopo qualche settimana di frequentazione e una tragicissima notte di sesso deprimente e insoddisfacente, ha preso a chiamarmi "amore" in qualsiasi contesto gli sembrasse appropriato. La mia identità data da un bellissimo nome scelto dalla mia mamma e dal mio papà alla nascita, era stata soppiantata da questo simpaticissimo (ehm ehm) soprannome che non mi veniva risparmiato. Dopo avergli spiegato che non era affatto idoneo alla situazione, che i suoi 20.000 sms al giorno erano alquanto eccessivi e che la noia che mi pervadeva appena si avvicinava l'idea di passare altro tempo nuda in sua compagnia mi facevano preferire una dieta di solo gorgonzola (sono allergica ai formaggi stagionati), l'ho pedalato. Con sua somma tristezza, ha proprio detto che gli ho spezzato il cuore. Vabè. Ora è felice con una certa Elena, ma continua a preoccuparsi della mia incapacità a trovare un fidanzato. Una sorta di baby sitter sentimentale, insomma.

Il Bohémien: il mio preferito. Un figaccione pallanuotista dotato di una serie di elementi che hanno per qualche tempo giocato straordinariamente a suo favore: amante della musica (e della musica che piace a me), della letteratura (come piace a me), ottima dialettica, vocabolario forbito al punto giusto, conversazione brillante e un notevole fascino. Intorno a gennaio questa creatura mi aveva vagamente fatto vacillare le gambine. Baci roventi e appassionati (purtroppo non siamo andati oltre, ma mi mangio ancora le mani), chiacchierate affascinanti, concerti divertenti. Insomma una bella affinità. La cosa è stata troncata di netto quando mi sono resa conto che era un po' quel tipo di giovane "maudit", fortemente incapace di stare bene con se stesso e conseguentemente in coppia, che quando ha capito che poteva esserci qualcosa di intrigante se l'è un po' fatta sotto secondo me. Niente, con uno che "spesso il male di vivere" ha incontrato, e che ne fa la base della sua esistenza non ce la posso fare. Sono già sufficientemente bohémienne di mio. Due insieme sono una tragedia annunciata! Perciò tagliato anche lui, con un colpo frastagliato però, dato che qualche volta mi raggiungono suoi sms deliranti che citano canzoni che amo che hanno significati abbastanza strani. Suppongo che le mani al momento se le stia mangiando lui, e deduco dall'ultimo sms, che sia arrivato ai gomiti a forza di ruminare.

Il Barista: creatura mitologica che allieta le notti torinesi di noi povere studentesse, con cui ci provano tutte. Sono quei simpaticoni che ricordano cosa bevi, che offrono per gentilezza, ecc. Ebbene il barista è stato un allegro siparietto con cui ho passato una strana nottata nella mia alcova. Beccato in un locale, mentre ero ubriaca fradicia (sono un po' tendente all'etilismo lo confesso) mi ha abbordata non ricordo come, so solo che alle 7 del mattino l'ho sbattuto fuori dalla mia casetta perché mi ero alquanto stufata della sua parlantina. Inoltre era ipo-dotato, oltre ad essere talmente emozionato (pare che io sia stata per mesi un suo sogno erotico, essendo il locale dove lavora molto gettonato dalla mia combriccola) dall'idea di avermi finalmente sedotta da non riuscire ad avere un'erezione nemmeno corrompendo il suo pisello. Insomma alle 7 era fuori di casa, ogni volta che mi ha proposto di riprovare ho declinato l'invito, ma comunque mi offre sempre da bere. Un caro ragazzo.

Il Medico: questo è un rompiscatole di proporzioni inimmaginabili. Amico di un mio carissimo compagno di università, si è presentato una sera a una nostra cena dotato di una dose immane di bottiglie di vino. Ci è stato simpaticissimo ovviamente, anche se esteticamente non è proprio il mio tipo. Ho semplicemente cercato di farglielo capire per le settimane successive, ma nulla. Ha sempre insistito per prenderci una birra: gli ho spiegato che non mi interessava avere una storia con lui, ha sofferto e ora mi dice che non mi faccio più vedere perché sono stata stronza. Ehm veramente no, è che non ho voglia di subirmi le sue minchiate.
Ovviamente non c'è stato nulla di fisico, altrimenti sarei ancora lì a cercare di scrostarmelo di dosso con la paglietta per le pentole.

Il Crocerossino: anche lui amico di un'amica, simpatico di primo acchito, un po' basso per i miei standard, ma vabè, si può soprassedere se c'è altro. Inizio la cosa specificando che si tratta di una frequentazione e basta, senza alcuna necessità di rendere serio il rapporto, cosa che ovviamente non mi interessava affatto (e diciamocelo, se mi fosse interessato davvero forse non avrei nemmeno dovuto pormi il problema, no?), lui ovviamente fa l'uomo maturo e in grado di "giocare", ma in realtà dopo un paio di settimane mette in atto la strategia del "ti salverò mostrandoti il vero amore, vedrai che riuscirò a farti capire cosa si prova quando ci si ama".
Ora, amico ciliegia, non hai capito un cazzo se sei convinto che sia questo il mio vero problema. E francamente saremmo tutti a cavallo se fosse solo questo il punto: io NON voglio un fidanzato, quale parte di quel non ti è poco chiara?!
Dopo aver perso ore interminabili a spiegare la questione all'ennesimo caso disperato, cerco di fargli comprendere come sia una questione di priorità. Tuuuuuuuuuuuuuuuuuuu. Encefalogramma piatto.
Ci riprovo. Nessun segnale.
Pazienza lo sfanculizzo.
E lì parte il repertorio di "sei irrisolta", "sei tu che non sai amare", "hai paura di soffrire", ecc. francamente speravo in un po' più di fantasia tipo "il tuo cuore è stato sostituito dalla valvola mitranica di un porcospino incazzato", "sei una mantide religiosa in crisi di mezza età", insomma qualcosa che mi spingesse a non aprire l'ennesima finestra e scaraventarlo di sotto, ma devo essere stata una nobile praghese in passato, questa pratica mi è molto affine. E quindi ciao ciao anche a lui.

Gli ultimi due personaggi da ridere si sono avvicendati quasi contemporaneamente.
E vanno a completare la mia cerchia di cretini: l'Architetto e il Fighetto Brianzolo.

L'Architetto: 31enne, buon partito, bel faccino, simpatico. Anche lui conoscenza presentata da un'amica che si fa avanti timidamente e inizia a invitarmi a fare cose insieme. Decido di partire con il bere qualcosa insieme: serata positiva, penso che potrebbe essere una novità interessante. Ma non mi faccio troppe illusioni, nell'arco di qualche giorno infatti salta fuori la vera natura: è un barattolo di attack ambulante, di quelli che ti tartassano di sms, di mail su facebook, che vogliono sempre sapere dove sei, cosa fai, che programmi hai, com'è andata qualsiasi cosa che hai fatto nella giornata, che ti racconta nei minimi dettagli la sua, e che ti annoia da morire perché appena non rispondi perché hai una vita e hai altro da fare ti parte col pippone di "scusami, ti ho infastidita/offesa/verbo qualsiasi in qualche modo? ce l'hai con me?" ecc. insomma una piaga così grande che un gatto artigliato ai maroni in confronto è una cosa piacevolissima, tipo una seduta di ceretta all'inguine totale, così per capirci. Pedalato anche lui. Ovviamente. E in tempo record.

Il Fighetto Brianzolo: invece è una vecchia conoscenza, scrive da anni sul forum di cui sono moderatrice da secoli, simpatico se preso a piccolissime dosi, ma sul lungo termine davvero esasperante visto che si lancia in soliloqui eterni al telefono, di quelli che ti fanno sperare che la batteria muoia da un momento all'altro o che il ripetitore magicamente decida di partire per un interrail. Poi vota centrodestra, e a me sinceramente ci sono poche cose che fanno pensare che un uomo possa andare bene per me: l'orientamento politico è una, quando è dalla parte giusta. In questo caso la parte è clamorosamente errata. Quindi niente.
Inoltre, come giustamente mi ha fatto notare la mia amica Miriam potrebbe avere nel suo armadio un paio di mocassini di velluto viola. Ecco, non ho il coraggio di aspettare per scoprirlo.
Anche lui lo stiamo allegramente scaraventando giù dal terzo piano.

Sono una vera femme fatale, che ci posso fare?
Alla schiera si potrebbero aggiungere un paio di amici che non si capisce se ci provano o no, abbozzano, ma non portano avanti la cosa. Pare che sia io ad intimorire.
E allora perché questo elenco di casi umani direte voi?
La riposta è dentro di me, lo sento, però è sbagliata.

Quella è la porta, avanti un altro!

Ormai quest'anno accademico volge al termine (in realtà pare che non sia iniziato troppo tempo fa, ma non ho mai ben capito come mai funzioni così, per me a giugno l'anno finisce, punto!) e confido che insieme ad esso io possa liberarmi di una serie di personaggi alquanto spiacevoli che mi hanno stressata abbondantemente da settembre ad oggi. :P

In realtà nell'ultimo periodo ne ho collezionati alcuni davvero petulanti, ma sono state rapide (ed indolori, per me!) prese d'atto di quanto un uomo sia ben lungi dallo stabilizzarsi oltre un paio di settimane nel mio personalissimo ecosistema!
E' evidente che io sia una giovane donna single e fiera di esserlo (ogni santo giorno accendo un cero a una qualche Madonna per ringraziarla di avermi dato un po' di buon senso, non sono credente ma di certo male non fa), tuttavia ogni tanto ahimé cedo anch'io al richiamo della carne, lo ammetto. Ma mi pento e mi dolgo in tempo record, defenestrando il mal capitato con brillante cinismo. E ciao, ciao!

Ma dei mal capitati della stagione primavera/estate 2011 parleremo prossimamente, al momento urge maggiormente gioire di altre due notizie sicuramente più felici!

La prima è quella che vede levarsi dalle palle quelle due rompimaroni delle mie attuali (ancora per poco) coinquiline: A&A.
A1 (non è un'autostrada, fidatevi, ma mi pare scortese fare nomi) è giunta qualche anno fa, inserendosi molto bene nel ménage domestico che con tanta fatica avevo messo su con la Marta, la mia amica dal tempo del liceo. Inizialmente le cose con A1 sono andate molto bene, complice la sua passione travolgente (ma non corrisposta) per un mio spettacolarmente figo, ma altrettanto pirla, compagno di università! Quando lei ha capito che non ce n'era, e lui ha dovuto limonarsi selvaggiamente un'altra in un locale per farglielo capire, ha automaticamente deciso che la vita a Torino non le sarebbe più piaciuta, e quindi ha deciso che le sue settimane universitarie sarebbero state di 3 giorni al massimo. Con mia somma gioia.
Da settembre quindi ci siamo viste molto poco, e ora mi ha comunicato che con lo scadere del contratto magicamente la sua roba sparirà e lei tornerà a vivere con mammà&babbo in quel del suo paesello nella ridente (sic!) provincia cuneese.
Un po' mi spiace, ma del resto ognuno deve seguire la sua vocazione.
Quale sia la sua non si sa. E francamente me ne infischio!

A2 invece è la creatura che ha sostituito la Marta a settembre. Ragazza lucana, apparentemente simpatica, a suo dire molto vitale e festaiola, un po' rompi scatole (di quelle che dicono con assoluta certezza "diventeremo tanto amiche, già lo so") ma è stata comunque selezionata. A1 doveva condividere con lei la stanza, quindi al suo sì io non mi sono opposta.
Con l'arrivo di A2 a settembre e del suo brodo primordiale di cianfrusaglie con cui ci ha intasato la casa, mi sono resa conto che qualcosa non avrebbe funzionato. E quel qualcosa dipendeva da un banale fattore: il maschio alfa che aveva incontrato durante la torrida estate lucana e di cui era tornata follemente innamorata.
L'elemento da sbarco, tale D, è un organismo monocellulare di struttura semplice: un tamarro, terrone (e lo dico con cognizione di causa, essendo molto fiera della mia metà sicula), geloso e possessivo, e incapace di portare avanti una conversazione che preveda una lingua estranea al suo dialetto.
Insomma, un troglodita.
Inutile specificare che la sottoscritta, che si ritiene piuttosto colta e acculturata (e meno male!) non abbia mai legato affatto col suddetto procariota, ma nemmeno con la sua allegra fidanzata A2, che da quando si è messa con lui è diventata la "Coinquilina Fantasma" come gentilmente è stata soprannominata dai miei amici a causa della sua scarsissima propensione alla socievolezza.
In genere, per semplificare, lei passa il tempo in camera sua, soprattutto se in casa ci sono persone che non sono amici suoi.
Quindi quasi sempre.
La motivazione? I miei amici sono troppo intellettuali per lei e si sente in imbarazzo non sapendo di che parlare. Effettivamente il GF non è mai stato un argomento di conversazione molto gettonato dal mio gruppo.
Perfetto, cestinata anche lei! Dopo aver boicottato il suo ultimo esame ha deciso di ripartire il prima possibile per la ridente lucania, e di restarci lasciando definitivamente l'università a 2 esami e la tesi dalla fine. Un genio!
Insomma una disfatta estremamente tragica, a cui purtroppo non ho saputo rispondere se non con un laconico "ohhhhh".

Sto soffrendo, lo confesso, così forte che potrebbe sentire il mio piccolo e gelido cuoricino che balla al ritmo di Conga!

Ma la seconda notizia è quella che ieri mi ha fatta letteralmente volare oltre i confini del sistema solare e ritorno in pochissimi secondi.
La mia amica Silvia (o meglio la mia co-fondatrice del club: le ex di quell'aborto mancato di F) mi ha comunicato ieri che il suddetto cretino ha deciso (tutti insieme alleluja alleluja) di levarsi dai maroni e di espatriare in quel dell'estero, in una meta imprecisata nel Regno Unito.
Un po' vicino, in effetti, ma insomma meglio di niente!
Dello stronzo i miei lettori non sanno nulla ovviamente, dato che qui non ho ancora avuto modo di tracciare il suo profilo in pieno stile Criminal Minds, ma pazienza, avrò modo di allietarvi anche con alcune simpatiche descrizioni degli uomini che quell'infame del fato ciclicamente mi propina.
Per ora basta sapere che ha intenzione di partire per un tempo n, che forse si porterà dietro quel fiore di campo che ha ceduto alle sue lusinghe (ma di cui lui parla come di una storia senza futuro) e che se tutto va bene finirà travolto da un simpaticissimo bus a due piani mentre passeggia per le vie di Londra!

Forse forse il mio karma inizia a prendersi qualche piccola vittoria!
Gioiamo, e brindiamo!

Dicono di me...

...un sacco di cose effettivamente, più o meno belle, più o meno brutte!
Ma insomma se ne parla sempre, e l'importante dicono che sia questo...dicono!
Io sono io, una fanciulla di quasi venticinque anni, di Torino, studentessa (dotata di una passione travolgente) di storia dell'arte, accanita lettrice, cuoca per gli amici, festaiola di professione!
Ho una vita piena, ricca di sfumature, relativamente normale, costellata di meteore maschili che vanno e vengono (meglio se vanno) che puntualmente accompagno alla porta con un sonoro calcione...
Insomma non sono un personaggino facile da gestire! 
Questo blog nasce con l'idea di divertirmi e divertire (se ce la farò!)
E se il titolo e il nickname sembrano un po' "pretenziosi" è assolutamente questo lo spirito con cui sono stati scelti. 
Mi sono presa una licenza poetica, so che il buon Angiolieri si starà rivoltando nel suo loculo, ma del resto ha scordato un dettaglio essenziale nella sua celeberrima poesia, il ghiaccio. 
E io ne ho da vendere! 
Vedrete! 

:D