domenica 31 luglio 2011

Voglio essere la bandiera del costume di Capitan America!

Quella che ha sul sedere possibilmente. Grazie. 
Ok, lo ammetto, nella mia drammatica situazione relazionale con gli uomini reali ho deciso di dedicarmi ai personaggi cinematografici. 
Con quelli letterari sapete già che poi sbiello e soffro, quelli del cinema invece mi intrigano un sacco, ma si tratta di cottarelle rapide e indolori, che posso sostituire di volta in volta. 

[Avviso i miei lettori che qui si parla delle trame dei film, quindi se non volete sapere dettagli succulenti è meglio che non andiate oltre queste parentesi quadre!]

Ho iniziato con un simpatico filmetto americano penso di una produzione abbastanza indipendente, ambientato a Austin, Texas. Si chiama Whip It, ha come protagonista la deliziosa Ellen Page di Juno, una trametta simpatica ma niente di esagerato e un giovane cantantebarraattore che fa il suo amore senza happyending. Lui si chiama Landon Pigg nella vita reale, un nome abbastanza osceno, ma nel film si chiama Oliver e guadagna un sacco di punti perché suona, fa proprio la indie rock star, ha stile, fa il fighetto ma in realtà è timido e si scopa Ellen Page in una romaticissima piscina notturna. Una roba tenera tenera che ha fatto per qualche attimo vibrare la mia valvola mitranica. 
Lui mi piace. E canta pure bene.
Ma la cotta è già passata.  

Anche perché subito dopo ho visto...tatatatan, rullo di tamburi, standing ovation, urletti isterici! 
Capitan America. 
Orco boia che tocco di manzo. E' troppo per il mio debole cuoricino. 
Quando il caro Steve Rogers (interpretato da quel figaccione di Chris Evans) fa la sua comparsa è magrolino, pallidino, emaciato e alquanto sfighescion, ma poi...gli iniettano un siero super pompante a base di steroidi e pasta e fagioli e diventa il classico surfista californiano con muscoli super definiti, tartarughe ovunque e un costumino super ridicolo a mò di bandiera americana. Ha anche lo scudo in pieno stile macho medievale. 
Una roba da urlo. 
Almeno per me. 
Se ci ripenso il mio cuore infarta ancora porca miseria! 
E poi, Capitan America è anche un gentleman, non marpioneggia, anzi si innamora praticamente subito di una sua superiore che fa un po' la preziosetta, 'sta cretina, e ciao! Panato! Un bacetto e via...
Ora ditemi, come si fa a non aver voglia di sbatterlo contro il primo muro che capita a tiro? 
Io non avrei resistito manco 1 minuto in sua presenza, mi sarei strappata i vestiti stile incredibile Hulk...
Vabè niente, lo si vede a petto nudo, ma nulla di più. 
Mi accontenterei di essere una stella o una striscia sul suo costume... dite che si può? 
Mi devo segnalare come costume umano per i film sui supereroi!
O semplicemente devo prenotare un volo di sola andata per gli States e incontrare un po' di fauna locale. 
Magari l'uomo della mia vita è lì... 
Fa niente se non ha i superpoteri eh, quelli non servono!

La valigia, questa sconosciuta

Dopo aver risolto i problemi tecnologici - sì mi sono munita di un nuovo cellulare e perfino di una chiavetta internet per potervi aggiornare sulle mie ridenti vacanze sicule - è giunto il momento di tentare di fare la valigia. 
Dramma. 
Crisi mistica. 
Sto iperventilando. 
Dovete sapere che sono un mago con le valigie piccole, quelle da bagaglio a mano Ryanair per intenderci, quelle in cui ci stanno le mutande e un paio di cambi tutti compressi manco fossero sottovuoto modello sardina; ma quando le dimensioni del bagaglio aumentano sono un vero disastro e mi va in pappa il cervello.
In genere capita l'opposto, lo so. 
Ma raramente faccio le cose come le persone normali (del resto ho messo il cellulare in lavatrice, cosa potevate aspettarvi da una simile mente criminale?!)!
Appunto. 
Ho passato l'ultima ora a guardare l'armadio con intensità, nella speranza che le cose da portare uscissero da sole e si piegassero accuratamente. Niente, non funziona. 
Il corso di magia per corrispondenza stile Pomi d'ottone e manici di scopa non sta dando i risultati sperati evidentemente. Basta ho deciso a settembre mi iscrivo a Hogwarts! 
Minchiate a parte. 
L'idea è quella di seguire fedelmente la "Lista Viaggio".
Cos'è? 
La lista in formato word delle cose e delle quantità da portarmi durante un viaggio. 
Sì, sono compulsiva. 
Ma è semplice e funzionale, l'ho sempre usata e non ho mai avuto problemi. A parte quelli mentali ovviamente! 
Solo che in genere i miei viaggi sono brevi, anzi brevissimi. 
Qui si parla di 3 settimane.
Argh! 
Benissimo: inizio a fare i mucchietti pensando poi di incrementare esponenzialmente il numero di pezzi in base ai giorni di permanenza, ma il risultato è un po' eccessivo. Ho tirato fuori quasi tutto l'armando, mancano all'appello solo i cappotti e il piumino, ma badate bene, solo perché sono momentaneamente in lavanderia. 
Mia madre urla dall'altra stanza "ma quello l'hai preso? e quello? guarda che ti serviranno SICURAMENTE" 
Ok, nella transumanza di abiti da Torino a casa di mamma&papi che ho barbaramente perpetrato venerdì ho dimenticato metà delle cose che mi servono, tra cui i costumi da bagno. 
Sono così perversa, da risultare completamente stupida. Lo so. 

Risultato? 
Ho ammucchiato tutto in maniera caotica stile esplosione atomica in camera nell'armadio, ho chiuso con nonchalance e ho deciso che ci rimetterò mano solo quando sarò psicologicamente pronta. 
Facendo un bilancio direi che sarà esattamente la mattina del 3, quando sarò così in ritardo sulla tabella di marcia da dimenticare a casa metà delle cose importanti. Tipo le mutande. 
Ma non è detto, stavolta potrebbe anche toccare alle scarpe. 



venerdì 29 luglio 2011

Bye bye mobile!

Ebbene sì.
Oggi il mio bellissimo cellulare touch screen, super tecnologico, che fa foto figherrime, ecc. è morto.
O meglio:  l'ho ammazzato.
Anzi, più precisamente l'ho affogato. E' stato vittima di un gigantesco tsunami....nella lavatrice.
Con le lenzuola.
Poverino chissà come si è sentito quando ha iniziato a non respirare più....
La dinamica dell'incidente è semplicissima: io lo uso come sveglia.
Quindi la mattina quando inizia a suonare per farmi sapere che sarebbe il caso che io mi attivassi, lo spengo e lo lascio lì a morire tra le lenzuola sfatte, salvo raccattarlo dopo la colazione, quando rifaccio il letto.
La mia routine è semplicissima.
Stamattina però dopo la colazione ho deciso di lavare le lenzuola.
Che cazzo mi è venuto in mente???
Ed è successo ciò che non doveva succedere. Ho fatto un pacchetto unico di lenzuolo di sopra + lenzuolo di sotto + federe e il telefono è rimasto lì da qualche parte.
Non ha chiamato aiuto, si vede che ha pensato che oggi l'avrei lasciato dormire un po' di più.
Poi mi sono messa a fare altre cose, sistemare, spostare cose per l'imminente trasloco dei miei amici...insomma chi ci pensa più!
E poi...volevo mandare alla mia amica un sms con la canzoncina Soft Kitty visto che è un po' giù di morale.
Cerco il cellulare. Ovunque.
Niente.
Alla fine la presa d'atto. Nella mia mente è scattata quella musichetta bastarda da film horror tra l'altro.
La lavatrice aveva finito nel frattempo e l'ho trovato lì.
Morto.
Sono fottuta. E fuori dal mondo.

lunedì 25 luglio 2011

I compiti delle vacanze

Ah quanti ricordi, quando c'era da passare l'estate a sgobbare sui libri. Vero?
Già, chi se lo scorda, soprattutto se si fa l'università e si ha una sessione esami che termina a fine luglio e riprende il 1 settembre.
Appunto, e allora perché devo anche sgobbare sui compiti delle vacanze del Broccolo?
Lo ricordate no? L'adolescente a cui da 3 eternissimi anni ormai do ripetizioni di qualsiasi cosa.
Il mio incubo insomma. Eh perché, bella domanda, visto che dovrebbe essere in vacanza. Ma le favole non durano mai, ormai è evidente.
La madre del Broccolo mi ha chiamata qualche giorno fa dicendomi di essere assolutamente disperata perché ovviamente lo hanno riempito di esercizi, temi, libri, ecc. e lui non aveva ancora iniziato a fare nulla.
Che strano, perché d'inverno invece fa qualcosa?
No. Non fa mai una beneamata mazza, se non andare a sciare, cosa che comunque fa senza risultati eccelsi, quindi mi domando come mai i suoi si ostinino a credere che il loro botolo (perché diciamocelo, è parecchio tondeggiante, un po' come Panco Pinco di Alice, o era Pinco Panco? Vabè è lo stesso!) sia un piccolo Tomba in erba che presto vincerà le Olimpiadi invernali. Certo certo, come no.
Mi spiace sempre mandare in frantumi le speranze di poveri genitori dementi che sanno di aver generato un invertebrato con un micro cervellino ancora sintonizzato sullo stato rettiliano, però se il loro adorato figliolo ha saltato interi secoli di evoluzione la colpa non è certamente mia.
Il problema è che me lo devo smazzare io, e non è che insieme giochiamo con le tempere a dito, cosa che secondo me gli creerebbe comunque qualche difficoltà. Noi siamo costretti a occuparci di filosofia, inglese, storia, matematica, e quando ci va male anche italiano.
Dico quando ci va male perché se lo sentiste parlare capireste quante stilettate mi infligge ogni qual volta mi sottoponga un suo tema o io lo interroghi sulla lezione di letteratura. Dire che è uno scempio è un eufemismo molto carino e gentile nei suoi confronti. E io non sono mai carina e gentile.
Io lo detesto. Questo è evidente. E se non fosse che la madre paga senza battere ciglio e che io ho un perenne disperatissimo bisogno di introiti, visto che l'affitto ahimé non si paga da solo, l'avrei già mandato a quel paese sonoramente. Ma non posso, non ancora. Quindi sfrutto questa gallina dalle uova d'oro e mi drogo di riopan per chetare la gastrite.

Oggi mi ha fatta di nuovo letteralmente sbarellare.
Il libro di inglese con i compiti da fare si è trasformato in breve in un bagno di sangue di correzioni a penna rosso vermiglie. Una roba che a vederlo sembrava che avessi appena sgozzato un maiale.
La cosa incredibile è stata che lui ha fatto gli esercizi, mi ha cortesemente offerto il libro per correggere dicendo con fare soddisfatto "sta volta mi sono concentrato" (cosa peraltro assai rara). Benissimo, se non si fosse concentrato avremmo evitato di mandare al macero una serie di neuroni innocenti, quindi gli ho dovuto consigliare di non concentrarsi più, dato che i risultati sono comunque sempre gli stessi.
Un dramma, errori tremendi, parole scritte come si leggono, o peggio come si leggono in italiano, quindi mandando a farsi benedire tutte le ore passate a spiegargli la fonetica inglese. Un calvario.
Voglio morire, di una morte rapida e fulminante. Perché se queste sono le pene dell'inferno la faccio vedere io Dante la Divina Commedia.
E oggi mi aspettano altre tre ore in sua compagnia.
Se non avrete più mie notizie saprete che è finita, che l'ignoranza ha vinto e io sono stata finalmente assunta in cielo come SantaReginaDelleNevi, quella che sopportò per anni di essere torturata da uno studente del liceo.

Amen.

Bohemian Rapsody

No no, non ho intenzione di parlarvi dei Queen (ciao Massi! :P) ma dell'ormai famosissimo Pallanuotista Bohémien del cazzo che si diverte a giocare al gatto col topo.
Ammettetelo che le mie ridenti vicessitudini amorose vi erano mancate!
Eravamo rimasti che la cosa era stata chiusa, o meglio così pensavo.
E invece no.
Lunedì scorso ha deciso di ricominciare con lo scartavetramento di maroni a oltranza, proprio il suo stile!
Io ero in piena crisi mistica, dato che ero di funerale coi miei, quindi poco propensa a fare la simpatica.
Agli sms zero risposta. Scatta la telefonata. La motivazione: la laurea di un suo amico che avrò visto sì e no due volte nel breve tempo in cui ci siamo frequentati mesi e mesi fa. Insomma, del tutto assurda come cosa, dato che dubito che l'amico si ricordi anche che faccia ho.
Ho cortesemente detto che ero impegnata in funeste vicende e che quindi non avrei presenziato al lieto evento (anche perché - detto tra noi - le lauree altrui mi scatenano sempre un po' di gastrite dato che la mia viene procrastinata da tempo dalla mia simpaticissima prof, ma di questo parleremo più in là magari!) e di congratularsi da parte mia col futuro dottore. La mia voce evidentemente non lasciava spazio alla sua sagacia, visto che poche ore dopo, quando finalmente sono tornata a casa mia si è manifestato citofonando con la sollecitudine di un testimone di Geova.
Non contento della mia richiesta di sparire dato che non era proprio il momento, ha comunque fatto in modo di entrare e quindi me lo sono ritrovato sullo zerbino.
Che gioia infinita. Certo.
Momenti di dramma, lui che insisteva per sapere cosa mi era successo, che millantava preoccupazione a mille, che mi ha abbracciata forteforteforte come fanno i fidanzati quando la morosa è in sindrome premestruale. Insomma, io che in quel momento avevo all'attivo un paio d'ore di sonno in quattro giorni ed ero psicologicamente molto provata, mi sono lasciata convincere a fargli preparare il caffè.
Lui parlava, io ovviamente no, anche perché non avevo proprio una beneamata mazza da dirgli. La cosa è durata la bellezza di tre ore. Eterne.
Io ogni tanto uscivo dal coma chiedendogli se non aveva di meglio da fare, lui che rispondeva di no perché era lì che doveva stare. Sì, lì è casa mia. Mia. Sottolineiamo la cosa onde evitare fraintendimenti di sorta.
Non mi spiego ancora perché abbia dovuto venirsi a rilassare da me, e non andarsene affanculo.
La risposta al momento è nebulosa e oscura, visto che non mi ha voluto chiarire il punto.

Ora, penserete tutti che è stato taaaaaaaaaaanto cariiiiiiiinoooo, romanticoooooooo, teneroooooooo, adorabiiiiiiile. Certo certo. Come una badilata sulle gengive.
Un vero amore.
Mi ha fatto le coccole come ai gattini, io sono tipo collassata in coma visto che non ce la facevo più, mi sono svegliata con lui che mi abbracciava teneramente e mi schioccava dolci bacetti.
Una vagonata di miele, è già tanto che non mi sia svegliata diabetica.
Mi ha anche dato un bacio, sì sì sulla bocca. Senza lingua perché appena ci ha vagamente pensato ha rischiato l'amputazione a morsi.

Conclusione, se n'è andato tre ore dopo, senza avermi dato alcuna motivazione logica della sua presenza. La sera mi ha ancora scritto qualche sms accorato e preoccupato. E poi?

SPARITO nel nulla.

Ora, se avete il coraggio venitemi a dire che quella pazza sono sempre io.
Io non capisco proprio i maschi che mi si rapportano che cosa abbiano che non va.
Se trovate una risposta convincente, prego, a voi la parola.
La prossima volta lo soffocherò con lo zerbino.
C'è scritto sopra "Welcome friends" quindi posso sempre incolparlo di eccessiva cortesia!

domenica 24 luglio 2011

Ciao nonnina, sto arrivando, e sta volta se rompi ti cucio la bocca!

Lo so, in questi giorni sono stata un po' latitante, ma la colpa è della sfiga. Si sono verificate una serie di congiunture astrali indicibili tutte insieme, e la mia vita equilibrata (ma quando mai!?) ha subito qualche contraccolpo! Comunque ora le cose dovrebbero tornare quasi normali, e poi il 3 parto per le ferie, quindi lì sì che avrò grandi news da raccontarvi, dato che mia nonna (quella siciliana) è una fonte inesauribile di aneddoti tragicomici!

Potrei in effetti iniziare introducendovi il personaggio, visto che la cara vecchina stracciamaroni è la campionessa del nuovissimo sport olimpico: rovinare le tappe siciliane alle persone, possibilmente se parenti! E' in grado di fare la primadonna anche ai funerali, non potete capire...
2 anni e mezzo fa, quando una delle sue tre nuore (eh sì, lei ha la bellezza di tre figli maschi - uno è il mio povero papà, sempre quello di Little Tony sì ) è mancata tragicamente, mia nonna, nel caos primordiale dell'organizzazione del funerale, con la gente che entrava in quella casa a qualsiasi ora perché dovevano vedere la camera ardente, perché volevano farsi il coretto greco strappandosi i capelli ricordando quanto era bella, brava, ecc. avendola vista sì e no una volta nel quartiere ecc. insomma proprio quando io, mia madre, l'altra zia e le mie cugine eravamo in piena fase organizzativa, lei cosa fa?
Inizia a vedere tutto giallo.
Sì, avete letto benissimo: GIALLO.
Nel senso che stava in agonia sul divano indicando le cose e le persone e dicendo "miiiiiiii, picchììììì iddu è giallu???". Sguardi attoniti.
"Nonna ma che cazzo stai dicendo? Sei fuori? Hai mica preso qualcuna delle vecchie medicine della zia? Lo sai che quelle cose della chemio sono allucinogene..."
"Noooo, verò è. Ma figghiuozza stai bene? Siii gialla!"
Mah. Dopo che ha iniziato a vedere tutto giallo compresa la tappezzeria abbiamo deciso che era il caso di portarla al pronto soccorso: erano le 3 di notte, la mattina dopo ci attendeva il funerale.
Immaginate l'incazzatura.
Parte la carovana delle donne di famiglia - sì noi siamo un po' matrilineari come organizzazione sociale, le donne hanno le palle, i maschi sono un po' tordi. E' sempre stato così - arriviamo al pronto in piena crisi isterica generale. Mia madre e mia zia stavano morendo dal ridere perché durante il tragitto in auto mia nonna e la sua bilirubina alle stelle ci avevano regalato momenti esaltanti! Io facevo le imitazioni dei Simpson con mia cugina. L'altra, che fa la biotecnologa in ospedale, ipotizzava idiotissime prognosi. Uno spasso.
Entriamo e mia nonna dice che il colore delle pareti era bellissimo (ovviamente giallo!) risata generale nella sala d'attesa, il medico che si chiedeva se avevamo bisogno tutte di una bella dose di Tavor, insomma una nottatona.
Party al pronto soccorso.
E lei che si lamentava che l'abbiamo presa per il culo tutta la notte.
Ce lo rinfaccia ancora adesso...dice che le abbiamo fatto fare una figura di merda colossale.
A lei eh? Pensate noi che ai suoi occhi eravamo una versione sicula dei Simpson, cosa dovremmo dire, con tutti i compagni di sventura presenti al pronto che pensavano che fosse completamente pazza.
Non che noi sembrassimo normali eh, eravamo così stanche e stressate dalla vicenda della zia che ridevamo in quel modo isterico, per sfogare la tensione, quindi già è tanto che non ci sia stato un ricovero coatto di massa in psichiatria. Lì sì che ne avremmo viste delle belle!

Vabè, questo è certamente uno dei più spassosi aneddoti di famiglia. Ce ne sono tanti altri in effetti, avvenuti anche in circostanze meno drammatiche. Diciamo che però lei tira fuori il meglio durante le situazioni di profonda crisi tipo l'estate scorsa.
Quando il mio ex mi ha mollata la prima volta prima delle vacanze (sto emerito stronzo!) io ho raggiunto i miei in Sicilia dalla nonna, ovviamente.
Potete immaginare in che stato psico-fisico fossi.
Lei appena mi ha vista ha iniziato a urlare. Perché?
Perché avevo gli occhi infossati e rossi, due set di valigie sotto, il naso perennemente con la goccia, la faccia scavata perché non mangiavo e un'espressione un po' catatonica. Ero uno spettacolo terribile, la classica quindicenne distrutta dopo la rottura con quello che crede essere l'amore della sua vita. Solo che io di anni ne avevo quasi 24. Che tristezza.
Siccome i miei l'avevano implorata di non starmi troppo addosso lei ha deciso di fare come le avevano chiesto, solo che non essendone capace si era messa ad origliare.
Passava le ore fuori dalla porta della mia stanza con l'orecchio teso facendo la telecronaca ai miei "piange, si è accesa una sigaretta, piange di nuovo, oddio singhiozza poverina, parla al telefono, ecc".
Quando mia madre l'ha minacciata di staccarle un orecchio a morsi se non la smetteva, ha deciso di passare alla strategia dell'ingrasso. Mi portava cibo a qualsiasi ora del giorno e della nonna, mi controllava se mangiavo, mi portava la bilancia in camera perché mi pesassi. Insomma. Mi stava facendo diventare matta.
Passata la prima settimana, che è stata senza alcun dubbio la peggiore, perché poi mi sono un po' rimessa in sesto, ho iniziato a uscire con i miei cugini e mio fratello. Anche perché a stare in casa con lei rischiavo di fare qualcosa di grave: un nonnicidio sarebbe stato assolutamente gradito a tutti noi nipoti, ma temo che la polizia avrebbe avuto qualcosa da ridire sull'estremismo del gesto. O no?
Alché lei, che è una persona che si fa i cavoli suoi e non giudica (la cito testualmente eh!) inizia a dire a mia madre "ah si è ripresa? esce tutti i giorni, va sempre al mare, ieri sera l'ho sentita rientrare alle 4 e pensa, erano tutti ubriachi! si vede che ha conosciuto uno qua e ora si diverte".
Nooooo, lei non giudica. Figuriamoci. Mi ha dato della zoccola, ma non giudica.
Mio padre l'ha mandata sonoramente affanculo, per la prima volta in 50 anni di vita è stato in grado di dire a sua madre che è una deficiente che dovrebbe imparare a stare zitta. Grande papi! Clap clap!
E lei "eh vabè mica è colpa mia se la preferivo quando era depressa, almeno mi stava a sentire"
E mio padre "no mamma, non hai capito: suo fratello le ha comprato dell'erba, era strafatta"

Immaginate la sua faccia.
E immaginate che ridenti 3 settimane trascorrerò in sua compagnia quest'anno.

mercoledì 20 luglio 2011

Da grande voglio fare IL serial killer!

Sì ho finalmente deciso!
Dopo eoni passati a vagliare le ipotesi più disparate stamattina l'illuminazione: farò IL serial killer.
IL non LA, perché secondo me gli uomini sono più gettonati. E almeno posso evitare di dove sedurre la vittima per avvicinarla...insomma non sono mica tutti come Brad Pitt in Mr&Mrs Smith.
Ok, anch'io non sono propriamente la Jolie. Ma con le autoreggenti, il frustino e un bustier strizza-tette siamo un po' tutte gnocche.
Bene, IL serial killer.
Perché? Ci sono diversi motivi e ho deciso di condividerli con voi, nel caso voleste unirvi alla mia causa!

1- studio storia dell'arte: sostanzialmente ottengo sempre sospiri di compatimento quando lo dico, quindi ho deciso di fare qualcosa nella mia vita che implichi che non possa dire di cosa si tratta. Fa figo e non impegna;

2- covo la segreta speranza di poter trovare un figone come il suddetto Brad Pitt come vittima-eventuale marito-collega, ecc.;

3- potrei indossare succintissime tutine alla Eva Kant senza risultare assolutamente ridicola;

4- diventerei ginnica e atletica e sarei sempre circondata da attrezzatura super tecnologica e all'avanguardia senza che qualcuno mi dica "ma quanto sei nerd!";

5- la cosa essenziale: potrei ammazzare le vecchiette e le impiegate delle Poste!

Ok, lo confesso, il mio buonissimo proposito per la mia carriera è stato partorito sulla scia di una drammatica mattinata all'ufficio postale del quartiere. Un vero incubo. La mia mente più splatter di una trilogia di Tarantino stamane ha galoppato verso lidi estremi: turpi omicidi realizzati con l'aplomb di Alfred, il maggiordomo di Batman, e la crudeltà di Hitler. Ho sognato ad occhi aperti di essere letale come Ken Shiro e stendere la sfortunatissima nonnetta di turno facendo pressione nei punti cardine del suo organismo. Che poi è una vecchietta, se premo un po' di qua, schiaccio un po' di là dovrei avere la fortuna di farla fuori senza passare anni a studiare le 7 stelle di Okuto, no?
Secondo me sì. Insomma fare IL serial killer è semplice. Basta esercitarsi. E di vecchiette da far fuori ce ne sono a bizzeffe in giro per gli uffici postali.

Io odio le vecchiette alle poste. Mi fanno partire l'embolo ogni 3x2, mi fanno  letteralmente sbiellare. Soprattutto se cercano di capire da un'impiegata palesemente torda che fine ha fatto la lettera che hanno spedito alla nipote a Varese, la quale evidentemente se ne sta sbattendo altamente del contenuto della preziosissima (sic!) missiva! Tutto lo scambio avviene ovviamente in un italiano stentatissimo causa inflessioni dialettali alquanto marcate, evidenti stati confusionali, perdite di memoria a breve termine che le fanno ripetere ogni 4 secondi "scusi signora, cosa le dicevo?" e l'immancabile stato di coma dell'impiegata che si domanda perché lei è lì e non alle Canarie a giocare coi pupi sulla spiaggia.

E io ero in coda. In trepidante attesa. Trepidantissima anzi. Visto che erano almeno dieci giorni che varcata la soglia dell'ufficio postale desistevo a causa della fila interminabile di nonnetti presenti.
Se me lo perdono faccio una strage. Sappiatelo. Altro che BR, verrò condannata a cinquecentomila ergastoli e nessun indulto potrà vedermi fuori in tempo utile.
Pregate per me e per il pacco indirizzato a Ladybug!

venerdì 15 luglio 2011

99 anni e non sentirli!

E' giunto il momento di presentarvi la matriarca della famiglia, lei, l'incubo, la ProZia, cioè la sorella della nonna materna, anche se più che sorelle sembrano nemiche giurate. La loro è una guerra costante da almeno 84 anni, cioè da quando mia nonna è venuta al mondo.
La PZ è una vecchietta tanto carina e adorabile di 99 anni che ci sta letteralmente facendo sbiellare perché più invecchia più sembra una quindicenne fulminata.
E tossica. All'ennesima potenza.
Infatti, madame ha una passione visceralissima per le medicine, ne prenderebbe in continuazione di qualsiasi tipo e stranamente ha uno stomaco di cemento armato che non la fa soffrire di gastriti o ulcere. Con tutto l'Aulin che ha consumato per decenni a quest'ora dovrebbe essere un buco ambulante, e invece niente, sta da dio.
O ingolla formalina come se fosse acqua, o è un X-Man. Sarebbe davvero figa in questo caso, ma pare che non ci sia nulla di anomalo in lei.
Bè, insomma.
Comunque la sua attività di tossica di professione ci sta creando non pochi problemi, anche perché ciclicamente esagera e va in overdose con conseguente spavento generalizzato, arrivo del 118 e del medico di famiglia (che si becca pure dell'incompetente) e check-up in ospedale, dove le dicono che è una vera birichina!
BIRICHINA?!?! L'altra sera ci ha fatto perdere anni preziosi di vita perché si era di nuovo sparata la dose doppia di gocce per dormire e l'abbiamo trovata riversa sul letto in una posizione un po' losca. Apparentemente era un cadavere.
Mia nonna era già corsa a stappare lo champagne. Ma no. Mannaggia alla sua fantasia galoppante.
La vecchia stava solo riposando. Era in coma farmacologico autoindotto insomma, niente di strano.
Secondo lei.
Adesso vediamo chi cercherà di corrompere per farsi comprare le medicine che mia nonna le ha requisito.
Pare che sotto il letto avesse un'arsenale, manco stesse per scoppiare una guerra batteriologica.
Il problema è: dove le compra tutte ste cose? Ha scoperto un trafficante di medicine (esistono?)? Ha pagato qualcuno (e qui sappiamo tutti chi nel caso, mio fratello, un ex usuraio che quando vede una banconota non capisce più una mazza e si fa andare in pappa il cervello manco si fosse strafatto di acidi)? Insomma, dove minchia le prende tutte quelle cose che tra l'altro se prese tutte insieme la possono trasformare in un OGM ambulante????

Si avvale della facoltà di non rispondere.
Sì sì, non sto mica scherzando. Parla come un penalista collaudato e afferma di non poter assolutamente tradire la sua fonte.
Ora zietta, non è che sei un reporter d'assalto che sta facendo un servizio bomba sui narcos colombiani quindi non puoi tradire la tua fonte, basta che ci dici chi è che fa un saltino ogni tanto in farmacia a comprarti tutta sta roba. Niente, avevo anche usato la lampada del comodino per intimidirla in pieno stile interrogatorio. Ma lei non molla, è un vero osso duro.
Secondo mio padre il prossimo passo è l'eroina. Secondo me ha già abbondantemente dato in gioventù.
L'erba di sicuro le piace, se mi becca che fumo in giardino, un paio di note le fa sempre.
99 anni, drugs addicted e pure fattona.
Sì è decisamente mia parente.

mercoledì 13 luglio 2011

La famiglia si allarga!

No no tranquilli, non stiamo parlando dei Barilla, né tanto meno di me!
Purtroppo nemmeno della mia amichetta, che potrebbe anche decidersi a farmi diventare zia eh! :-#
(io devo mandare messaggi più o meno subliminale ogni tanto, non fateci caso!)

I miei terribili zii materni (ovvero fratello di mamma+ mogliepallaalpiede) finalmente hanno ottenuto il bimbo che da otto interminabili anni stavano cercando di adottare.
Inizialmente la notizia non è stata accolta con entusiasmo, essendo loro due una coppia che non ha mai avuto figli biologicamente non perché non potessero, ma perché non ne volevano.
O meglio lui faceva gli occhioni da cucciolo ogni volta che un infante entrava nel suo campo visivo, lei invece sbiancava. Anche perché lo sguardo di lui (chiamiamolo Gigio) era simile a quello del bimbo che vede un cucciolo di Labrador per strada, era tutto un "me lo compri, dai dai dai". Che tenerezza!
Lei invece è più una versione ultra scheletrica di Malefica, la fata cattiva della Bella Addormentata nel Bosco, con un tocco di Miranda, quella del Diavolo veste Prada.
Ex cicciona che si è drasticamente messa a dieta, diventata fissata di palestra, ormai perennemente sottopeso, sempre precisissima nel vestire, truccarsi e mantenere il capello straordinariamente a posto anche con la Bora.
Detestabilmente fredda, di quelle che quando sei una tenera bimba (sì, io sono stata tenera!!!) e vorresti abbracciarla non puoi perché la zietta veste davvero Prada dalla testa ai piedi e quindi la sgualcisci.
Una piaga.

Insomma, immaginatevi un essere del genere coi bambini.
Quando a 7 anni i miei hanno deciso di permettergli di portarmi con loro a Parigi mi hanno abbandonata in un negozio di EuroDisney. Lui perché è sempre stato alquanto stordito, lei perché detestava l'idea che ci fossi anch'io a rompere i maroni. Risultato: un cazziatone atomico di mia madre, che penso abbia bestemmiato in tutte le lingue del mondo +1 e mia nonna che le ha fatto capire che se avessero avuto figli sarebbero stati pessimi genitori. Cosa che appunto fino a qualche mese fa pensavamo tutti in famiglia.

Ora la svolta: oggi li ho sentiti su Skype per sapere come procede quest'avventura con un adorabile marmocchio thai di appena tre anni. Sono DEVASTATI! Letteralmente.
Lui è un amore, una trottola, anzi un caterpillar. Sta scoprendo il mondo e quindi è ovviamente su di giri, manco l'avessero imbottito di anfetamine! Loro due hanno quello sguardo vacuo del bevitore abituale di assenzio. Non ce la fanno già più.
Però sono estremamente felici. Ok, ci vuole un attimo a vedere lo sguardo luccicante coperto dalla palpebra perennemente pesante e dai set di valigie sotto gli occhi, ma c'è.
Soprattutto in lui. L'aria di lei è più da "chi cazzo me l'ha fatto fare?", ma ci prova, dai concediamole almeno questo. Diciamo che sembrano finalmente aver trovato uno scopo nella vita che non sia il mero: far soldi, viaggiare, fare i finti giovani alle soglie dei cinquanta.
Era anche ora!
Le scommesse in famiglia ci sono ovviamente, mio fratello (quello che da bambino è stato soprannominato da mio nonno l'Ebreo e/o l'Usuraio) si sta occupando delle varie puntate, ma confido nel fatto che nessuno vinca (o perda). Mia madre sostiene che lei a breve chiederà il divorzio e che poi si farà una cura da uno psichiatra per tornare in sesto; mio padre pensa che lasceranno là il bimbo e torneranno soli e stremati; mio fratello pensa invece che lei in un raptus di follia omicida li seccherà entrambi nel sonno. Insomma lo scenario è sempre abbastanza drammatico.

Però secondo me sono cambiati davvero.
Ora, siccome io non ci azzecco mai attendo il ritorno con conseguente catastrofe.
Nel frattempo accendo qualche cero all'intero calendario liturgico, spero almeno di poter conoscere il pupo, dato che sono quasi 25 anni che rompo i coglioni a tutti che voglio un cuginetto da crescere fattone, comunista e palesemente stracciapalle! Se poi a loro non va bene, pazienza, me lo tengo io!
A presto con gli aggiornamenti, penso proprio che ne vedremo delle belle!

lunedì 11 luglio 2011

Tempo di potatura

No: non mi sono data al giardinaggio sul balcone, né sto parlando di depilazione, anche se sono entrambe attività che dovrei prendere in considerazione al momento! Un po' come la boxe.
Ovviamente (ormai mi conoscete) sto parlando di uomini.
Dopo un intenso week end passato a riflettere sull'insensatezza dei miei rapporti coi maschietti ho deciso di fare un po' di repulisti emotivo e di mandarli allegramente affanculo.
Tutti insieme eh, così se si annoiano possono fare amicizia!

Il La è stato dato dal barista: siccome non tollero i giochini scemi che manco all'asilo, né tanto meno mi piacciono gli uomini che credono di avercelo d'oro (manco le donne eh, ma con loro in genere non ci provo), tutto sto casino di mi piaci manonpossofarelaprimamossaperchésonounfigo mi ha davvero stracciato le palle. Io sono per i corteggiamenti brevi, se possiamo anche saltare direttamente alla fase dello zumpi zumpi conoscitivo è meglio, quindi tutto sto popò di battutine, sorrisini, sguardi, birre e amenità varie è andato bene la prima settimana. Quando ho iniziato a dare segni di insofferenza lui ha di nuovo fatto qualche passetto indietro quindi ho capito esattamente come si sarebbe svolta la cosa: eterna attesa. O meglio: mia eterna attesa.
No grazie. Sai che palle!
Quindi sono ripassata all'indifferenza cortese e distaccata, cosa che lo ha profondamente infastidito sabato, visto che dopo il suo quindicesimo richiamo - mentre io ero impegnata a conversare coi miei amici e lui era palesemente alticcio, essendo la sua serata libera - gli ho risposto chiedendogli per quanto avesse ancora intenzione di rompere le scatole, dato che avevo di meglio da fare in serata.
Ci è rimasto molto male ovviamente, e un suo amico mi ha anche fatto sapere che fa così perché io gli piaccio molto ma lo intimidisco. Risposta: e sticazzi!
Ecco quando mi dicono che io intimidisco voi non potete capire che giramento di palle mi si sviluppa. Mi avveleno letteralmente e lì non ce n'è più per nessuno. Riesco anche a controllare la gastrite con tutto l'acido che mi si sviluppa, non so di preciso per quale strano fenomeno chimico, ma succede!
Io sono una grandissima testa di cazzo, si sa, ma obiettivamente dire che intimidisco è abbastanza da paraculi.
Di paraculi ho fatto una scorta notevole negli anni precedenti, grazie, preferirei cambiare categoria!
Quindi ciao ciao caro barman, e speriamo che d'ora in poi non mi sputi nel mohito, non vorrei dover cambiare locale.

Il secondo a subire la mia ira funesta è stato il Pallanuotista Bohémien, che ovviamente ha un tempismo da manuale quando si parla di rottura di maroni, quindi ha passato tutto il week end a scrivere, cercare di capire i miei spostamenti (maledetto Traffic) e chiedermi di vederci. Dopo il primo "ho da fare, ciao" - che non ha colto - ho deciso di optare per un messaggio meno subliminale, chiedendogli di farmi la cortesia di lasciarmi in santissima pace dato che non siamo amici, non abbiamo una relazione e non trombiamo neanche.
Insomma, paziente sì, ma ho un livello di saturazione anch'io.

Bene, le mie questioni in sospeso sono state così risolte.
Ora la domanda è: ma che problema ho?
Perché qua di problema bisogna parlare, com'è possibile che mi trovo sempre uomini smidollati e senza palle?
Bisogna pur trovare una spiegazione a questo arcano mistero.
E poi diamine, dove sono finiti i maschi veri? Quelli che ti corteggiano per bene, che non abbozzano, che sanno cosa vogliono e cosa fare e lo fanno! Senza troppe lungaggini.
Saranno mica tutti gay?!?!?! Aaaaaaarrrrrrrgggggggggggggggghhhhhhhhh!
Sono disposta a trasferirmi per incontrarne uno eh, non è che pretendo che mi parcheggi sotto casa.
Però diamine, non è possibile che sia davvero così tragica la situazione.

Eppure è così, ormai non ci crede più nessuna, nemmeno le bimbe dell'asilo cercano il principe azzurro.
Nascono già con la consapevolezza che tutte le favole che la mamma racconta prima di andare a letto sono piene di cazzate, i maschi li cartellano e si fanno giustizia da sole. Possibilmente cercano perfino di essere indipendenti, dato che non guasta oggigiorno.
Insomma, non sono più piccole principesse in erba.
Anche la Disney ormai ha modificato il livello dei personaggi. Ok ok, Aurora, Cenerentola &co. affascinano sempre, perché comunque sono belle, di successo (prima o poi), cantano benissimo e hanno sempre splendidi capelli e abiti da sogno. Ma vogliamo parlare di quei brocchi dei principi?
No perché non se ne salva uno. Forse forse la Bestia, che comunque è accettabile solo perché ha una biblioteca mega galattica e non se la mena eccessivamente, già quando si trasforma nel bel cliché di principe azzurro con fluente chioma bionda e occhio che stende, insomma perde un po' il fascino animale che tanto mi faceva battere il cuore.
Comunque quelli erano ancora accettabili, negli anni '90 ci perdevo la testa (vabè avevo 4-5 anni, dai è giustificabile), quelli di adesso invece sono completamente da lasciar stare. A parte che nel 90% dei casi sono metrosexual anche loro, e poi sono tonti in maniera imbarazzante.
Ok sono uomini, uomini a cartone animato certo. Ma sempre a quel genere appartengono.
Purtroppo.
Infatti il top al momento è l'anti-principe. O l'orco o il ladro che si crede un figo, ma che si innamora della bella e ingenuotta Rapunzel (che però diventa super tosta quando torna bruna, bravi disegnatori Disney, ottimo messaggio per le bambine in età scolare che pensassero mai di entrare in qualche giro di veline tingendosi), insomma tipi poco raccomandabili, che magari ruttano, sono un po' volgarotti, ma che almeno non si mettono più crema idratante di te!
E' questo lo standard a cui devo puntare? Se mi dice culo mi capita uno scaricatore di porto di Bratislava.
Potrebbe essere un'interessantissima variazione sul tema. Ora metto un annuncio su meetic e vediamo cosa ne viene fuori, potremmo fare una specie di indagine sociologica/di mercato.
Che dite? No eh?

giovedì 7 luglio 2011

Lui: Ti amo! Lei: Cazzi tuoi!

Sono una vera appassionata di questa vignetta. 
Essenzialmente sono io, o meglio ero io negli scorsi mesi, prima di scoprire la passione per quel soggetto mitologico di cui parlavo poco fa, il barista sì. 
Che poi anche se mi dicesse che mi ama, suppongo che la mia risposta sarebbe la solita. Non sono propriamente una che ama facilmente, e soprattutto tengo a non dirlo se non con estrema moderazione, tipo a Natale, Capodanno, compleanno. 
Quando il mio ex fidanzato (sì, lo stronzo) si è dichiarato la prima volta la mia risposta è stata "grazie!"
Qualcuno potrebbe pensare che mi sia meritata le sue cattiverie, ma non è così. Chiaro?
Stavo riflettendo poco fa (si si, lo so, non ho di meglio da fare al momento, ho una torta in forno per il compleanno di Ulisse stasera, e quindi mi abbandono a sproloqui mentali) su come il rapporto uomo-donna stia cambiando in questo periodo, o almeno sto incontrando tendenze alquanto nuove che mi fanno ben sperare per l'uscita dalla formalina dei neuroni femminili. 

Sostanzialmente la mia efficientissima indagine sociologica si basa su questo assunto: mentre un tempo erano le donne a volersi accasare e gli uomini cercavano una via di fuga rapida e indolore, oggi siamo noi femminucce a concederci fughe da manuale, mentre i maschietti tentano di circuire il nostro intelletto con brillocchi&co. 
Non è una legge universale certo, conosco ancora fanciulle che alla vista di un vestito da sposa o di una vetrina con anelli di fidanzamento vanno in sollucchero. A me invece viene un po' di gastrite all'idea. Se si sposano gli altri ben venga, posso comprare abiti belli e tacchi alti per un motivo e sbronzarmi all'open bar. Se toccasse a me penso che il malcapitato di turno non avrebbe il tempo di finire la frase che io sarei già in Polinesia nascosta dietro una pianta di cocco.
Dicevamo della tendenza. 
Ecco. Mi chiedo come mai. Cos'è cambiato nella nostra testolina? 
Non penso che sia solo merito delle sessantottine che bruciavano i reggiseni in piazza, o no? 
E' proprio il cervello femminile che si è modificato. Sarà colpa di Chernobyl...
Ok ok, i maschietti diranno che non è vero, che sono tutte menate che inventiamo noi giovani fanciulle post moderne, che abbiamo desideri revanchisti sul genere maschile, bla bla bla. 
Verissimo. Resta il dato di fatto che sono circondata da uomini che cercano il vero amore e da donne che cercano il vero orgasmo. 
Ora parliamone: possiamo fare una via di mezzo. Possiamo cercare un po' e un po'. Ma il succo non cambia, qui c'è un'inversione di tendenza fighissima in atto, magari tra qualche anno una che la smolla senza troppe remore finirà ad essere considerata una gran donna, non una zoccola da competizione. 
No, questo è troppo avanti comunque. Sono così progressista che non mi accorgo di sfociare nell'utopia a volte. Campanella mi fa una pippa sostanzialmente! 

Ovviamente quando esprimo questi concetti c'è sempre qualcuno che mi dice che sono così perché sono single, perché non trovo un uomo, ecc. giustissimo anche questo. Ovviamente quando mi innamoro sono la prima ad essere uno zuccherino ambulante, a vedere cuori dove ci sono solo valvole mitraniche, e a pensare ai nomi dei figli (che per inciso saranno: Gabriele (o Edoardo), Mina e Sofia. Punto. Se nasce un altro maschio si troverà appioppato il nome di una delle sorelle immaginarie). Però quando sono single sono così. Mi si deve accettare con questa dicotomia (alcuni direbbero bipolarità, ma se non sono laureati non mi fido!).

Quindi, io spiegazioni non ne ho, e quelle che ho sono un po' noiose e accademiche. 
Però mi piace questa nuova gestione dell'economia di coppia. Mi piace avere un minimo il coltello dalla parte del manico e poter decidere io. Il senso di potere che scaturisce dalla cosa è sensazionale! Yeah! 
E mi piace tantissimo ricevere sms dal Pallanuotista Bohémien (lo ricordate?) in cui mi chiede se stasera vado al tal concerto (del primo gruppo che abbiamo visto insieme) e poi mi chiede se faremo l'amore citando un brano della canzone - considerando che manco quando ci frequentavamo mi ha mai proposto di "fare l'amore", né ha colto la palla al balzo mi chiedo se si sia appena fatto di crack - . 
Ma soprattutto mi piace tanto rispondere: col cazzo! 




Varie ed eventuali

Oggi non ho proprio un tema che vorrei sottoporvi, mi accontenterò di varie considerazioni sparse. 
Spero vi accontenterete anche voi! Altrimenti...sticazzi!  

La ricerca coinquilini ha dato i suoi frutti. Yeee! 
No non si tratta della coppia con lei torda, né dei due tarantini imbecilli, né di altre orde di barbari che ho visionato successivamente (tra cui un tenero ragazzo gayo che mi ha chiesto timidamente se avrei provato fastidio nell'avere qualche sua sporadica conquista che gira per casa la mattina dopo torbide nottate! - Mia risposta: "Ma figuriamoci, anzi se provvedi anche per me qualche conquista per torbide nottate va più che bene!") bensì della coppia di miei amici
Ve ne ho già parlato, si tratta di RiverRun (miss capelli rossi e occhi verdi, scudo umano, ecc.) e di Ulisse (l'uomo con una barba che farebbe invidia anche a Babbo Natale!). I miei amichetti insomma, quelli con cui esco sempre, che non mi fanno mai fare candela e che in genere mi trattano come se fossi la loro piccola bambina-mascotte-cucciolo di foca. Insomma, la nostra è stata un'adozione a prima vista. 
E straordinariamente funziona. 
Loro vivono qui in zona (dietro l'angolo per la precisione, letteralmente) con due coinquilini che non sopportano più per vari motivi, quindi la scelta di abbandonare la casetta che hanno è stata obbligata. A settembre si trasferiranno qui da me, con tutte le piante che miss RR coltiva con straordinario affetto. 
Quando abbiamo dato la notizia agli altri amici sono rimasti tutti un po' sconvolti "Ma come, sei sicura? Vivere con una coppia? ecc.", il problema non si pone. Mi adottano ciclicamente anche a casa quando vivo i miei momenti di depressione, ergo è proprio come se fossi la loro bimba. Solo che in cambio io cucino! 
Un rapporto bilanciato diciamo, loro mi danno affetto, e io li rimpinzo.
Vedremo come va. 
Di certo meglio che instaurare un nuovo rapporto con illustri sconosciuti che potrebbero rivelarsi come A2
Aaaaaaaaaaarrrrrrgggggghhhhh!

Altro aggiornamento, così per tenerci allegri. 
Col barista le cose stanno prendendo simpatici risvolti. 
Lui sembra preso bene, io sono sempre presa bene dopo un paio di birre, quindi la cosa va alla grande. 
No, non abbiamo ancora consumato. Conterei di fargli capire che sarebbe ora che mi sbattesse contro un muro, anziché darmi i pizzicotti e smandibolarmi con roventi baci sulla guancia. Di quelli che danno i bimbi, avete presente? Quelli super pressati, che ti fanno schioccare la mascella, quando come me soffri di bruxismo! 
Un vero strazio, anche perché sentire quei "crack" è sempre tutto fuorché romantico. Sembra che io stia cadendo a pezzi. Cosa di certo poco invitante. 
Se mi baciasse sulla bocca non succederebbe, glielo farò presente. Sia mai che debba pagare il dentista di nuovo per farmi rimettere in sesto! Nel caso gli potrei portare la fattura... si sai mai!
In realtà mi pare di essere un po' all'asilo con questo bipede. 
Non so come mai, ma ha adottato una serie di tattiche che rientrano vagamente nelle strategie di corteggiamento più in voga fino alla seconda elementare. Robe da commuoversi, no? 
Quando mi trovo a pensare "oh ma che tenero Bert che fa così" mi sembra di essere una mamma mollacciona che si emoziona perché quell'emerito minchione ha menato la compagnuccia per farle sapere che la ama. 
La cosa che mi si scatena è però la voglia di prenderlo a calci in culo. 
Solo che non sono sua madre, ovviamente.

Dicevamo delle strategie delle elementari: a parte menare la compagna che si ama, ci sono gli insulti più o meno gravi, il contatto fisico pressoché assente a meno che non sia mascherato da gesti ambiguamente molesti  e quella sensazione che essendo tu femmina hai comunque qualcosa che non va. 
La mia check list è tutta un programma al momento:
- Insulti. C'è!
- Battutine un po' stupide. C'è!
- Pizzicotti&Co. C'è!
- Girarmi intorno apparentemente facendo altro (suvvia quanti bicchieri avrai mai da raccogliere ogni 3 minuti?!). C'è!
- Guardare male i miei amici maschi. C'è!
- Guardarmi da dietro il bancone, salvo fare linguacce o segni poco carini quando me ne accorgo e gli chiedo che minchia vuole. C'è! 
Però siamo passati agli inviti a fare qualcosa insieme, anche se molto vaghi. Ma la colpa è mia. Io non voglio rinunciare agli impegni del week end con i miei amici e quindi gli ho detto "si forse, può darsi, dai ci si vede in giro". Sono sempre molto tenera in effetti. Un uomo sa fare di meglio alla fin fine! Anche un boa constrictor, in effetti. 
Fortunatamente non mi ha ancora proposto di andare a mangiare il gelato o di andare sulle giostre ai giardinetti, nel caso potrei pensare di chiamare la famiglia per farmi pagare in quanto baby-sitter di professione. Devo valutare attentamente anche questa opzione. 

Comunque mi rendo conto che questo essere umano sia abbastanza idiota. O forse l'idiota sono proprio io che costantemente mi incaponisco su questo standard di cretini. E' che avendo un animo molto maschile in fatto di relazioni sentimentali mi rendo conto che il fascino della conquista c'è, forse proprio perché appartiene alla specie barista (che ormai sappiamo tutti essere alquanto mitologica ed ambita, potrei fare un servizio per SuperQuark!). Insomma lo voglio. Ma non come si vuole ipoteticamente qualcosa di importante, bensì come quando si vuole una cazzata: tipo Barbie Fiocchi di Neve. Ecco, quando inizio a pensare alle Barbie voi non vi preoccupate, significa che sono per l'ennesima volta in fase di regressione, ciò dipende da eccessivi contatti con uomini. Il numero della mia psichiatra lo trovate nell'agenda, se esagero chiamatela. Lei sa cosa fare. 


martedì 5 luglio 2011

NON sono fuori dal tunnel!

Eccoci a un nuovo capitolo della mia travagliatissima vita sentimentale.
Yuppi!
Mi sono innamorata sì.
Di un uomo favoloso: avvocato penalista, pugliese, affascinante, colto, appassionato di musica e letteratura. Perfetto.
Ha solo una pecca: si chiama Guido Guerrieri, ed è il personaggio principale dei romanzi di Carofiglio. Lo so, uno così in natura era difficile che esistesse.
Infatti l'amica che mi aveva regalato il suo primo libro mi aveva detto di stare attenta al transfert con il protagonista, cosa che immancabilmente è avvenuta.
Sono sempre stata soggetta a questo genere di amori travolgenti, appassionati ed assolutamente platonici, sin dall'adolescenza: ho alternato a Mr Darcy, Heathcliff &company uomini reali.
Però quelli dei romanzi erano i migliori, non mi facevano mai veramente girare le palle. Né soffrire.
In effetti bastavano i maschi veri, quelli in carne ed ossa, a farmi ammattire. Loro mi consolavano semmai, nelle lunghe e tristissime nottate passate sui libri.
E mi rendo conto che a 25 anni ancora non sono fuori da questo tunnel, porca vacca.
Un caso disperato insomma, una donna che si innamora di personaggi finti e inventati da menti brillanti (in genere femminili - chissà come mai) mentre di quelli veri manco a parlarne.

A proposito di uomini veri.
Avevo giurato e rigiurato che non mi sarei più interessata ai baristi.
Certo, come no, peccato che i miei giuramenti siano un po' vaghi in genere. Io sono quella che giura di non mangiare più dolci, di ridurre il consumo di mohito e di smettere di farsi le canne.
Vi risulta che ciò sia successo? A me non ancora.
Non sono mai stata brava coi fioretti, manco all'asilo. Che persona indisciplinata. Argh!
Dicevamo del barista.
Ecco, lui ha quella caratteristica che mi fa letteralmente sbiellare nei maschi: la faccia da culo.
E ha anche i capelli rossi, altra cosa che mi appassiona molto in genere, anche se di rossi intriganti se ne incontrano pochi oggigiorno.
Ovviamente io e il barista ci vediamo spesso visto che lavora nel locale sotto casa mia, dove io e i miei pigrissimi amici ci riuniamo quasi ogni sera a sparare menate, ciò implica che a lungo andare sia subentrata anche un po' di conoscenza, per quanto superficiale essa sia.
Io sono stata acidissima, cosa che indubbiamente l'ha intrigato, visto che saltuariamente mi offre da bere e fa abbondantemente il simpatico (cosa di cui le mie amiche si lamentano, non avendo mai guadagnato nessuna birra omaggio per qualche sorrisino o battutina)! Solo che ci sono alcuni fattori che non mi tornano:
a. fa il simpatico ma non ci prova
b. non è che mi abbia mai proposto di vederci al di fuori del contesto lavorativo
c. non è che fa così perché è insito nella sua natura di barista?

La domanda c è ovviamente molto lecita, e fa riflettere.
Ora, io sono una che non è mai stata brava a corteggiare o comunque a manifestare interesse.
Sono un essere femminile abituato ad essere corteggiata più o meno bene, quindi quando capitolo è perché qualcuno mi ha convinta in un modo o nell'altro. Sono davvero poco propositiva, ho scarsissima capacità di prendere l'iniziativa, e last but not least sono una tremenda insicura. Quindi sommate tutti questi fattori e noterete come il risultato non sia modificabile, pur cambiando l'ordine degli addendi.
Insomma sono un disastro quando uno mi piaciucchia.
Ovviamente ho serie di amiche che consigliano di fare un po' la scema, di fare la fatalona, di fare l'intraprendente con frasi a effetto tipo "ma due chiacchiere ce le facciamo senza che io debba per forza venire qua a ubriacarmi?", ecc. consigli che possono anche essere cestinati, visto che la mia risposta a tutte è l'acidità.
Se uno mi piace io sono più antipatica che mai, l'abbiamo appurato. Ergo lui mi manda a quel paese perché va bene il masochismo, ma non esageriamo.
Quindi ora subentra l'eterno quesito che mi attanaglia in questi casi: che fare?
Meditate gente, meditate.
Io stasera vado a bere, si sai mai che qualche allineamento planetario mi doni un'idea brillante.
Che tanto non metterò in pratica.

domenica 3 luglio 2011

"Dove c'è Barilla c'è casa", ma anche no.

Come avevo promesso, è giunto il momento della seconda parte della saga dei Barilla.
Verrà fuori una specie di fantasy, se non lo sapevate, sapevatelo, anche perché di materiale ne producono a iosa, quindi direi che ho molto su cui lavorare!
Sostanzialmente i Barilla non sono dei veri maghi della vita domestica, diciamo che la loro casa sembra la mia quando decido di accumulare i vestiti da stirare sulla sedia. Solo che io accumulo in stile formichina, loro invece hanno tutto sparso in giro...per muoversi è necessario essere un mago di Twister insomma.
Le pulizie poi sono un fattore alternativo, contemplato solo qualche volta, per le feste comandate penso, ma tanto si stanno per trasferire, quindi suppongo che inizieranno a rifarle nella casa nuova!
E' un po' inquietante detto così, me ne rendo conto.
Ma sono i Barilla, di che ci stupiamo?

La cosa davvero inquietante dei Barilla però è il rapporto col cibo.
Madame Barilla è sempre stata una fanciulla longilinea, bel fisico, ecc. ma ha sempre mangiato come una vacca. Quando poi il suo metabolismo ha subito il classico cedimento strutturale del giro di boa dei 30, lei non se n'è accorta. E ha iniziato a mettere su rotoli su rotoli. Dopo la luna di miele poi non parliamone, è tornata con almeno 6 chiletti in più, che non ha più smaltito.
Voi, ora starete tremando al pensiero di cosa possa essere successo durante la gravidanza (e fate bene!), ma lì ammetto che è stata molto brava e ligia, più di 8 kg non poteva prendere, partendo da un livello già alto, e così ha fatto. Ma dopo, la parabola discendente ha continuato a fare il suo corso... insomma sta donna ha qualche problema quando si tratta di mangiare!
Monsieur Barilla partiva invece con un po' di pancetta, che è comunque relativamente dignitosa, ma avendo iniziato a seguire i ritmi di lei, ha messo su un analogo livello di pancia. Chi li guarda adesso si chiede chi dei due sia incinto in effetti. Spassoso, sì, ma non per loro.
Visto che nessuno dei due lo è.

Recentemente lei ha deciso di mettersi a dieta, io e Ladybug abbiamo gridato al miracolo!
Ma insomma, sapevamo che non dovevamo illuderci troppo: infatti i nostri timori non sono stati smentiti.
La sua soluzione è stata di usare i prodotti Herbalife, quei bibitoni schifosi che dovrebbero sostituire un pasto, il condizionale è d'obbligo visto che per MB (Madame Barilla) erano sostitutivi della colazione.
Ma come la colazione?
Si, avete capito benissimo: lei a colazione berrà almeno mezzo litro di latte con 20 (!!!) frollini!
Ci rendiamo conto??? 20 frollini. Una roba atomica, il mio stomaco ne contiene al massimo 5 e poi mi sento estremamente cattiva in genere.
Non c'è da stupirsi che l'inventrice della nostra massima preferita (tanto è pesce - parlando del filetto di merluzzo impanato e poi frutto nel burro), ultimamente sfoderi ricette di gusto davvero dubbio quali:
"filetto di platessa un po' diversi", che detta così lascia ampio spazio alla nostra fantasia. No?
Ecco no, col cavolo, la fantasia viene drasticamente violentata quando si leggono gli ingredienti: platessa, farina, marsala, panna da cucina.
Non posso andare oltre, il mio stomaco si sta di nuovo rivoltando.
Ecco, nel suo caso si parla certamente di diseducazione alimentare. Lei non sa che certe cose fanno ingrassare solo a parlarne. O finge di non sapere.
Fatto sta che la sua fisicità a scaldabagno - perché essenzialmente è anche una di quelle donne che non prende una forma sinuosa, ma semmai tubolare - l'ha capito benissimo. Ma quando una sostiene di dover perdere al massimo 5kg, che ci vogliamo fare?
La realtà è stronza ed implacabile, io lo so bene, ma è così.
Bisogna farsi coraggio.
E non farsi invitare a cena!

venerdì 1 luglio 2011

The metrosexual effect

Sembra un titolo da Big Bang Theory, ma no.
Ahimé non mi hanno chiesto di scrivere una puntata con un sacco di sciocchezze da far fare a quel patatone di Sheldon Cooper... bensì il mio amico gayo Demaius, di cui vi ho già accennato, ieri mi ha precettata per aiutarlo col trasloco offrendomi in cambio la cena, con la scusa di presentarmi il nuovo coinquilino.
Ricordando cosa era successo quando mi ha presentato V l'alcolista, ho subito cercato di capire un po' il personaggio...e apparentemente non sembrava male.

Quindi dopo il trasloco, sudati marci, devastati e in uno stato pietoso ci siamo svaccati sul terrazzo con birra ghiacciata e qualcosa da fumare e ci siamo goduti un po' di sano relax...
mentre eravamo in piena fase botta, arriva il coinquilino.
Un figo pazzesco, ma evidentemente gay.
Ma non solo un po' gay, tantissimissimo!
Era ovvio, e non per la canna.
Alto e magro, ma coi muscoletti, diciamo asciutto. Capelli castano chiaro corti, ma con taglio molto fesciòn, occhi azzurrissimi, super abbronzato, vestito da vero feghettino. Insomma...i suoi pori della pelle urlavano "sono gay" con estremo vigore.
Ripeto per i non attenti: era una canna non LSD!
Lui molto carino si presenta, si cambia (e in pantaloncini e canotta devo dire che sembrava un ragno, con quegli arti lunghi lunghi e secchi, bleah), si unisce al momento birra e altro, e io non so come perché in genere sono una che si fa molto i cavolacci suoi, esordisco con un "certo che siete tantissimi eh, state colonizzando tutto", con una punta di accoramento nella voce.
Il Demaius in quel momento era un po' impegnato a decidere cosa farmi cucinare per cena quindi non capiva (sembrava più in chimica, in realtà visto che continuava a mangiare la ricotta col cucchiaino dal vasetto) quindi si è perso il meraviglioso modo in cui questa povera scema si è infilata in una delle cose che le riescono meglio: le figure di merda colossali.
Sono davvero bravissima fidatevi, non è per essere autocelebrativa. E' un'arte che ho affinato negli anni.
Purtroppo.
Fatto sta che ho continuato con questo discorso per un bel pezzo finché il mio amico non è comparso - continuando a mangiare il mangiabile - e ha risposto agli interrogativi del figone dicendo: "ma no cretina che hai capito? Lui NON è gay. Figurati... insomma si vede"

E io non contenta: "Si vede??? Ma se sembra decisamente più gay lui di te"
Con lui seduto a fianco che mi guardava anche un po' astioso. Giustamente.
Alla fine ho capito, e quindi lui mi fa alquanto stizzito "si me lo dicono spesso, da una parte perché ho fatto il modello per anni a Milano, dall'altra perché ho un fisico e uno stile che vengono considerati un po' effeminati, anzi metrosexual"

Eureka! Ho scoperto una nuova cosa! Che bellezza.
Poi mi ha anche detto che se non ci credevo la sua camera era a disposizione per farmi cambiare idea, ma ho declinato l'offerta. Per me un uomo che ha meno peli di me è decisamente qualcosa di inquietante.
E poi con i metrosexual ho chiuso. Visto che dopo aver scoperto a che razza appartengono mi sono accorta che anche una mia vecchia conoscenza era alquanto metrosexual, il mio ex.
Quindi ma anche no.