mercoledì 8 giugno 2011

Addio alla bici...

Oggi è finalmente partita la cara ormai ex coinquilina A2.
Evvai, festa festa festa!
Infatti stasera sono andata a brindare con la mia amica Laura, olè!
Cara un cazzo però, ha dato via la bici, sta stronza infame.
Essendo Torino una ridente cittadina dove i giovani si muovono in bicicletta (anche perché se vivi in centro la macchina dove la metti che è tutta zona blu?), io e lei ci eravamo munite di un simpatico rottame.
Tralasciando il fatto che è stata acquistata al Balon per la modica cifra di 15€, che era ridotta a uno schifo e che il suo averla lasciata tutto l'inverno legata in cortile in balia delle intemperie di certo non ha reso il suo aspetto più appetibile, ieri tornando a casa ho scoperto che la mia povera Violetta (così l'avevo chiamata, in onore della Traviata, l'opera che mia nonna mi faceva vedere quando avevo 3 anni) era sparita.
Entro in casa tutta agitata, e dico ad A1 "ma Violetta l'ha presa A2?"
L'altra spunta dalla sua stanza dicendo "No, l'ho data a Nananna (nome a caso di un suo amico che per me è scemo come tutti gli altri quindi non vedo perché dovrei sprecare energie psico-fisiche per ricordarmelo)!"

La mia espressione era tutto un programma, essendo io una grande esponente dell'incontinenza facciale (quella particolare dote che prevede che una persona non sappia celare i suoi pensieri col volto, anzi io in genere faccio facce e smorfie che manco un emoticon!) sono rimasta smandibolata per qualche minuto.
Con lei che mi dice "eh ma non avevo capito che la volevi tenere tu!"

Eh no certo amica magù, tu che sei così furba non avevi capito che: l'ho portata dal signor biciclettaio dietro casa perché uno dei copertoni era squarciato (spendendoci 10€) per cambiarlo, ho comprato l'antiruggine e il nuovo colore per rimetterla in sesto in vista della primavera, la catena nuova, il cestino, ecc... tutto ciò per darla a quel demente del tuo amico!!!
Certo, perché io sulla porta di casa ho un cartello con scritto "aiutiamo gli amici inetti di quella cretina di A2!".

Avrei voluto ucciderla, ma non mi pareva il caso.
Vorrà dire che il prossimo anno andrò a vivere da sola e mi eviterò così il problema.
Spero che il suo viaggio della speranza verso la lucania sia infernale quanto l'esistenza della mia povera ex bici, ora che è stata affidata alle cure di quel tordo da competizione.

Ciao Violetta, la tua mamma ti ama sempre e ti penserà ogni giorno.
Se per caso la incontraste, gambizzate quell'imbecille e riportatela da me, vi ricompenserò con milioni di bavaresi al caffè!

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