mercoledì 20 luglio 2011

Da grande voglio fare IL serial killer!

Sì ho finalmente deciso!
Dopo eoni passati a vagliare le ipotesi più disparate stamattina l'illuminazione: farò IL serial killer.
IL non LA, perché secondo me gli uomini sono più gettonati. E almeno posso evitare di dove sedurre la vittima per avvicinarla...insomma non sono mica tutti come Brad Pitt in Mr&Mrs Smith.
Ok, anch'io non sono propriamente la Jolie. Ma con le autoreggenti, il frustino e un bustier strizza-tette siamo un po' tutte gnocche.
Bene, IL serial killer.
Perché? Ci sono diversi motivi e ho deciso di condividerli con voi, nel caso voleste unirvi alla mia causa!

1- studio storia dell'arte: sostanzialmente ottengo sempre sospiri di compatimento quando lo dico, quindi ho deciso di fare qualcosa nella mia vita che implichi che non possa dire di cosa si tratta. Fa figo e non impegna;

2- covo la segreta speranza di poter trovare un figone come il suddetto Brad Pitt come vittima-eventuale marito-collega, ecc.;

3- potrei indossare succintissime tutine alla Eva Kant senza risultare assolutamente ridicola;

4- diventerei ginnica e atletica e sarei sempre circondata da attrezzatura super tecnologica e all'avanguardia senza che qualcuno mi dica "ma quanto sei nerd!";

5- la cosa essenziale: potrei ammazzare le vecchiette e le impiegate delle Poste!

Ok, lo confesso, il mio buonissimo proposito per la mia carriera è stato partorito sulla scia di una drammatica mattinata all'ufficio postale del quartiere. Un vero incubo. La mia mente più splatter di una trilogia di Tarantino stamane ha galoppato verso lidi estremi: turpi omicidi realizzati con l'aplomb di Alfred, il maggiordomo di Batman, e la crudeltà di Hitler. Ho sognato ad occhi aperti di essere letale come Ken Shiro e stendere la sfortunatissima nonnetta di turno facendo pressione nei punti cardine del suo organismo. Che poi è una vecchietta, se premo un po' di qua, schiaccio un po' di là dovrei avere la fortuna di farla fuori senza passare anni a studiare le 7 stelle di Okuto, no?
Secondo me sì. Insomma fare IL serial killer è semplice. Basta esercitarsi. E di vecchiette da far fuori ce ne sono a bizzeffe in giro per gli uffici postali.

Io odio le vecchiette alle poste. Mi fanno partire l'embolo ogni 3x2, mi fanno  letteralmente sbiellare. Soprattutto se cercano di capire da un'impiegata palesemente torda che fine ha fatto la lettera che hanno spedito alla nipote a Varese, la quale evidentemente se ne sta sbattendo altamente del contenuto della preziosissima (sic!) missiva! Tutto lo scambio avviene ovviamente in un italiano stentatissimo causa inflessioni dialettali alquanto marcate, evidenti stati confusionali, perdite di memoria a breve termine che le fanno ripetere ogni 4 secondi "scusi signora, cosa le dicevo?" e l'immancabile stato di coma dell'impiegata che si domanda perché lei è lì e non alle Canarie a giocare coi pupi sulla spiaggia.

E io ero in coda. In trepidante attesa. Trepidantissima anzi. Visto che erano almeno dieci giorni che varcata la soglia dell'ufficio postale desistevo a causa della fila interminabile di nonnetti presenti.
Se me lo perdono faccio una strage. Sappiatelo. Altro che BR, verrò condannata a cinquecentomila ergastoli e nessun indulto potrà vedermi fuori in tempo utile.
Pregate per me e per il pacco indirizzato a Ladybug!

2 commenti:

  1. Quasi quasi mi hai convinta con la storia del serial killer. Io studio archeologia e quando lo dico sospirano e mi ridono anche in faccia, perciò...

    P.s. Anche io odio le vecchiette alle poste!!

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  2. Conosco bene il genere, l'ultima volta che sono stata alle poste una delle vecchiette ha stracciato i marroni a tutti gli impiegati e i presenti finchè non l'hanno fatta passare avanti.

    Era il sabato di Pasqua, e lei doveva spedire gli auguri al parroco. -.-

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